Il Governo si è detto «profondamente deluso» dal verdetto e ha subito annunciato l'intenzione di fare appello. La palla passa quindi alla Corte Suprema, che si pronuncerà l'8 dicembre. Data l'importanza della questione, tutti e 11 i giudici della Corte Suprema esprimeranno la loro opinione. In attesa della decisione, il piano di azione della May è congelato: la premier aveva annunciato l'intenzione di invocare l'articolo 50 nel marzo 2017 e avviare quindi le trattative di uscita. Se la Corte Suprema confermerà il verdetto dell'Alta Corte, cosa probabile ma assolutamente non scontata, il Governo non avrà scelta e dovrà consultare il Parlamento. Questo allungherà notevolmente i tempi di Brexit. L'unica alternativa per la May sarebbe rivolgersi alla Corte Europea di Giustizia, ma sarebbe una mossa perlomeno paradossale per un Governo che vuole liberarsi dal «giogo europeo».