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In Nicaragua rivince Ortega, è al terzo mandato consecutivo

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elezioni contestate

In Nicaragua rivince Ortega, è al terzo mandato consecutivo

Daniel Ortega ha stravinto e si conferma presidente del Nicaragua. Il suo sarà il terzo mandato consecutivo, il quarto dopo la presidenza del 1985-1990. Ortega ha vinto le elezioni presidenziali con il 72% delle preferenze, in un’elezione duramente contestata dall’opposizione. Ortega compirà 71 anni tra pochi giorni e la sua vicepresidente sarà la moglie, la poetessa Rosario Murillo. I risultati sono stati comunicati alla stampa dal Consejo Supremo Electora. Per il direttore del Cse, Roberto Rivas, rappresentano un «esito irreversibile».

Al secondo posto il candidato del Partido Liberal Supremo
Con una partecipazione al voto del 68% degli aventi diritto - secondo il Consiglio Supremo - al secondo posto si è piazzato il candidato del Partido Liberal Independiente, Maximino Rodríguez, con il 14% delle preferenze. Gli altri quattro partiti di minoranza hanno raggiunto a malapena il 5%.

Nicaragua, Ortega rieletto presidente

I gruppi dell’opposizione hanno definito l’elezione «un circo» e contestano fortemente i dati, parlando di un altissimo indice di astensionismo. Proprio l’astensionismo è stata la bandiera degli avversari di Ortega. «Non sono state elezioni libere, trasparenti, né controllate», ha denunciato Luis Callejas, ex candidato presidenziale della Coalizione nazionale per la democrazia (Cnd), chiedendo che le lezioni siano ripetute in condizioni di trasparenza, competitività e sotto la vigilanza di osservatori internazionali imparziali».

Dopo 16 anni all’opposizione, un lungo mandato
Ortega è tornato al potere nel 2007, dopo 16 anni passati all’opposizione; il suo governo è basato su un’alleanza con gli imprenditori, il controllo delle istituzioni statali e della stampa, e la totale esclusione dell’opposizione.

Il passato di Ortega, come noto, è quello di un leader sandinista; oggi guida un Paese in crisi economica, in un contesto internazionale sempre più sfavorevole, con le sanzioni economiche approvate dall’Amministrazione Obama in attesa di ratifica del Congresso.

I programmi di assistenza sociale sono a rischio a causa della crisi venezuelana e del conseguente calo della cooperazione petrolifera (stimata in oltre 3,5 miliardi di dollari dal 2007 a oggi). Il Nicaragua importa greggio a prezzi calmierati da Caracas.

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