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Il ministro degli Esteri Steinmeier sarà il prossimo presidente tedesco

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VITTORIA SOCIALDEMOCRATICA

Il ministro degli Esteri Steinmeier sarà il prossimo presidente tedesco

FRANCOFORTE - Sarà il ministro degli Esteri, il socialdemocraticco Frank-Walter Steinmeier, il candidato della grande coalizione alla presidenza della Repubblica tedesca. Colta in contropiede dalla proposta del suo vice e leader della Spd, Sigmar Gabriel, e incapace di trovare un candidato alternativo, il cancelliere Angela Merkel ha alla fine dovuto accettare la candidatura di Steinmeier, il che offfre un successo politico ai socialdemocratici. Steinmeier, 60 anni, che era stato ministro degli Esteri anche nel precedente governo di grande coalizione fra socialdemocratici e democristiani, fra il 2005 e il 2009, sempre sotto la signora Merkel, è uno statista rispettato in entrambi gli schieramenti e può ben incarnare l'unità nazionale, che l'elemento principale dei compiti del capo dello Stato.

L'elezione del presidente avverrà all'inizio del prossimo anno, ma la discussione sulla sucessione si era aperta già da qualche tempo, in quanto l'attuale capo dello Stato, Joachim Gauck, un pastore protestante dell'ex Germania est, anch'egli esponente della Spd, aveva dichiarato di non volersi ripresentare. L'iniziativa di Gabriel, di proporre Steinmeier, è parsa cogliere di sorpresa la signora Merkel, che ha tentato senza successo di sondare nomi alternativi, dal presidente del Bundestag, norbert Lammmert, che però si è dichiarato indisponibile, al presidente del Baden-Wuerttemberg, il verde Winfried Kretschmann, che ha incontrato però il veto dei cristiano-sociali bavaresi della Csu, il partito gemello della Cdu del cancelliere.

Steinmeier, un politico di umili origini, che è assurto alla ribalta della politica nazionale come braccio destro del cancelliere Gerhard Schroeder, è giudicato un ministro degli Esteri efficace, il cui apporto al Governo viene meno in un momento particolarmente delicato, dopo l'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Proprio Steinmeier aveva cercato di organizzare una prima risposta europea al voto americano, promuovendo nello scorso fine settimana un incontro fra i ministri degli Esteri dell'Unione europea, che è stato però snobbato da Francia e Gran Bretagna. Nella tradizione della Spd, era visto però anche come un politico più “morbido” nei confronti della Russia, in una fase in cui la signora Merkel, pur cercando di tenere una porta aperta alla comunicazione con Mosca, era stata decisiva nel promuovere e mantenere le sanzioni. La risposta a Brexit è un'ulteriore sfida con cui la politica estera tedesca si deve confrontare

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