Mondo

Gli americani stanno meglio o peggio di 10 anni fa? Sentite Bernanke

  • Abbonati
  • Accedi
lo scenario

Gli americani stanno meglio o peggio di 10 anni fa? Sentite Bernanke

Ben Bernanke (Reuters)
Ben Bernanke (Reuters)

Quante volte abbiamo letto in questi giorni del malessere della classe lavoratrice bianca del Midwest che ha portato alla clamorosa vittoria di Donald Trump? O del reddito reale degli americani tornato indietro di decenni? Eppure, di fronte a queste impietose analisi sulla crisi del modello economico e sociale americano, non riusciamo a toglierci dalla testa un paio di dati che sembrano andare nella direzione opposta: 1) la disoccupazione (4,9%) è tornata ai livelli di inizio 2008, dunque precedenti al crac Lehman (in Europa oggi è al 10%); 2) dopo la Grande Recessione il Pil pro capite americano è tornato a crescere, certo a ritmi a non elevati ma pur sempre a un passo più spedito rispetto a diversi Paesi europei.

Qualcosa insomma ci sfugge. Per cercare una risposta abbiamo tradotto per il blog Econopoly un post pubblicato recentemente sul sito del think tank americano Brookings Institution da un autorevole economista - nonché studioso di depressioni economiche - come Ben Bernanke, al quale è toccata la gravosa responsabilità di guidare la Federal Reserve dal 2006 al 2014, cioè negli anni della Grande Crisi. Il post, scritto insieme a Peter Olson, si avvale di un indicatore che misura il benessere economico in maniera più ampia del solo reddito pro capite. Elaborato dagli economisti Charles Jones e Peter Klenow, l'indice di benessere economico (economic welfare) prende in considerazione oltre al reddito, altri tre fattori chiave: tempo libero, aspettativa di vita e disuguaglianza.

“In America si vive bene, sia rispetto ad altri Paesi che rispetto al passato, e i progressi continuano. C'è stato però un significativo rallentamento che richiede l'attenzione della politica”

Ben Bernanke e Peter Olson 

Le conclusioni sono molto interessanti: da un lato smentiscono le più pessimistiche analisi economiche post-elettorali, ma dall'altro rilevano un forte rallentamento del benessere americano nel periodo post-crisi, espresso prima di tutto dal reddito pro capite ma anche dalle crescenti disuguaglianze e perfino da una frenata dei progressi nell'aspettativa di vita. «In America – concludono Bernanke e Olson - si vive bene, sia rispetto ad altri Paesi che rispetto al passato, e i progressi continuano. C'è stato però un significativo rallentamento che richiede l'attenzione della politica».

Il post è uscito pochi giorni prima delle elezioni. I risultati sono sotto gli occhi tutti: il campanello di allarme è suonato forte e chiaro.

VAI AL POST DI BERNANKE E OLSON SU ECONOPOLY

© Riproduzione riservata