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John Glenn orbitò attorno alla Terra. Così divenne un mito

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Addio all’ultimo dei magnifici sette

John Glenn orbitò attorno alla Terra. Così divenne un mito

È morto John H. Glenn, il primo astronauta americano ad orbitare attorno alla Terra, aveva 95 anni, era l'ultimo dei Magnifici sette del programma Mercury che completarono il giro del nostro pianeta il 20 febbraio 1962.

Glenn e i suoi compagni non furono i primi in assoluto: un anno prima, il 12 aprile 1961 fu una missione russa con Yuri Gagarin a compiere l’impresa mai tentata dall’uomo con la Vostok 1. E nel 1961 un altro americano Alan Shepard, volò nello spazio, era il 5 maggio 1961, un volo sub orbitale, tre settimane dopo l’impresa di Gagarin. Seguì poi Gus Grissom che effettuò prima di Glenn il secondo volo sub orbitale della Mercury (circa 15 minuti di volo). Glenn fu il primo americano in orbita (la missione durò circa 4 ore) e fece 3 orbite, ben due in più di Gagarin.

Ma furono John Glenn e i suoi compagni - i Magnifici Sette della Mercury - a entrare nella leggenda. Divenne un mito, il volto della risposta americana alla Russia e a Gagarin in piena Guerra fredda, accanto i fratelli Kennedy suoi amici.

Nel 1979 Glnn ispirò il libro di Tom Wolfe “The Right Stuff”, nel 1983 un film con lo stesso titolo. (Glenn disse durante un’intervista del gennaio 2012 che aveva apprezzato il libro di Wolfe, non la troppa “fiction” del film e che non aveva mai incontrato Ed Harris, l’attore che aveva impersonato il suo ruolo).

Morto a 95 anni John Glenn, il primo austronauta Usa in orbita

Glenn era nato nel 1921 nell'Ohio, a Cambridge. Pilota militare, aveva combattuto nel Pacifico durante la Seconda guerra mondiale e poi nella guerra di Corea. Si era sposato nel 1943 e nel 1959 era stato selezionato per il programma Mercury. Il 20 febbraio 1962, a bordo della navetta Friendship 7, era stato il primo americano in orbita. Il suo volo, nel quale aveva percorso tre orbite, era durato 4 ore e 55 minuti.

Glenn ha lavorato per la Nasa fino al 1964. Dal 1974 al 1999 era stato senatore per partito Democratico. Il 29 ottobre 1998, all'età di 77 anni, affrontò il suo secondo volo sullo shuttle Discovery nella missione Sts-95, percorrendo 134 orbite e aggiudicandosi il primato di astronauta più anziano ad andare nello spazio. Sul distintivo della missione c'era un '7' in riferimento al programma Mercury. “Gente, questo panorama è formidabile!”, aveva detto durante il suo volo.

Nel 2011 aveva ricevuto la medaglia d'oro del Congresso degli Stati Uniti insieme ai tre astronauti della missione Apollo 11, che ha portato allo sbarco sulla Luna, e nel 2012 il presidente Obama gli aveva conferito la Medaglia presidenziale della Libertà.

Nel 2014 era stato operato al cuore a fine novembre 2016 era stato ricoverato in condizioni gravi nel Wexner Medical Center della Ohio State University, a Columbus.

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