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Erdogan punta a rafforzarsi e presenta la riforma costituzionale

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Progetto presidenzialista

Erdogan punta a rafforzarsi e presenta la riforma costituzionale

Recep Tayyip Erdogan cerca di consolidare il suo potere di presidente della Repubblica turca in una svolta sempre più autoritaria sul Bosforo utilizzando dei poteri straordinari emanati e del clima di assedio nel paese dopo il fallito golpe del 15 luglio scorso. L'Akp, il partito filo-islamico al potere in Turchia dal 2002, ha presentato il proprio progetto di revisione costituzionale al Parlamento di Ankara. L'Akp sta cercando il sostegno dei partiti di opposizione per poter tenere già in primavera il referendum popolare confermativo sulla riforma della Costituzione che estende i poteri del presidente in chiave semipresidenzialista alla francese.'

L’ Akp ha già incassato il sostegno del principale partito di opposizione in Turchia, il Partito del Movimento Nazionalista (Mhp) guidato dal professore Devlet Bacheli, l'uomo che trasformò i Lupi Grigi di Ali Agca, l'attentatore del Pontefice, in una destra nazionalista in doppio petto. Il nuovo progetto costituzionale, cha amplia i poteri del presidente, ha bisogno però di almeno 330 voti per spianare la strada a un referendum confermativo. L'Akp, con 316 deputati, e il Mhp, con 40, sostengono entrambi il disegno di legge.

La bozza di riforma della Costituzione turca è stata presentata dal vice presidente del gruppo parlamentare dell'Akp Mustafa Elitas al presidente del Parlamento Ismail Kahraman con 316 firme. Il progetto di riforma prevede un aumento consistente dei poteri del presidente, che diventa l'unico leader dell'esecutivo in quanto verrà abolita la carica di primo ministro. Il presidente avrà due vice e nominerà direttamente i ministri.
La riforma prevede che il presidente abbia l'autorità di emettere decreti su diritti personali e libertà fondamentali. Se approvata entrerà in vigore nel 2019 e fino ad allora a Erdogan saranno aumentati i poteri grazie a provvedimenti provvisori.

Perché possa essere poi sottoposta a referendum la proposta dovrà ottenere almeno 330 voti sui 550 della Camera: il partito per la Giustizia e Sviluppo (Akp) di Erdogan insieme alla destra dell'Mhp può contare su 355 deputati. Resta da vedere cosa hanno ottenuto in cambio i nazionalisti dell'Mhp per il sostegno al progetto. Il partito Dhp della minoranza curda guidato da Selahattin Demirtas, arrestato recentemente insieme ad altri membri del partito con accuse molto contestate di coinvolgimento con attitività terroristiche del Pkk, è profondamente contrario a questa svolta autoritaria e si opporrà in ogni modo sia in Parlamento che nel paese a questo provvedimento che rischia di schiacciare i margini delle opposzioni.

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