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il presidente eletto

Trump nomina suoi consiglieri Musk (Tesla) e Kalanick (Uber). È disgelo con la Silicon Valley?

Elon Musk (Afp)
Elon Musk (Afp)

Doveva essere il presidente nemico. E invece, nelle ultime ore, il rapporto fra la Silicon Valley e Donald Trump pare aver subito un'impennata di stima reciproca, culminata nella nomina di due dei CEO più influenti del mondo tech a consiglieri dello “Strategic and Policy Forum”. Il tycoon ha deciso di portare con sé due personaggi di spicco del paradiso tecnologico californiano: Elon Musk e Travis Kalanick. Musk è CEO e fondatore di Tesla Motors, azienda che produce auto elettriche ed è già considerata un nuovo gigante. Kalanick, invece, è l'amministratore delegato (e fondatore) di Uber, l'azienda con sede a San Francisco che in un paio d'anni è passata dall'essere startup a colosso multi-miliardario.

Due pezzi da novanta, dunque, per Trump, che nei lunghi mesi della campagna elettorale non aveva fatto breccia nei cuori degli imprenditori della Silicon Valley. La prova più significativa di un rapporto nato male rimane legata ai pochissimi finanziamenti ricevuti dal candidato repubblicano nella corsa alla Casa Bianca. Finanziamenti che, invece, sono stati molto generosi in favore di Hillary Clinton. La Clinton, però, ha perso. E gli americani sono maestri nel guardare avanti. Così Trump e l'industria tech sembrano decisi ad un riavvicinamento utile ad entrambi.

Quando Musk attaccava Trump
Musk e Kalanick, dunque, faranno parte della squadra che affiancherà Trump nelle decisioni circa le politiche economiche e del lavoro. Un segnale importante, ma neanche lontanamente ipotizzabile qualche settimana fa. Il 4 novembre scorso, infatti, le dichiarazioni del CEO di Tesla sul candidato repubblicano non furono di certo all'insegna dell'amicizia: «Non è la persona giusta per diventare presidente degli Stati Uniti», aveva detto Musk in un'intervista alla Cnbc. Oggi, invece, lo stesso Musk incontrerà il tycoon nella TrumpTower di New York.

Non solo Musk e Kalanick
Nel team che affiancherà il neo presidente USA non ci saranno solo i CEO di Tesla e Uber, ma tutta una lista di top manager (sono 19 in tutto) che arrivano da settori diversi. Da Mary Barra, ad di General Motors, a Indra Nooyi di Pepsi. «I manager di questo Forum sono al top nei loro rispettivi campi – ha detto Trump, ufficializzando le sue scelte – La mia amministrazione lavorerà con il settore privato per migliorare l'economia e renderla appetibile per le aziende che intendono creare posti di lavoro negli Stati Uniti, dalla Silicon Valley al cuore del Paese».

A cena con Cook e gli altri
Intanto proprio oggi, a New York, insieme a Musk arriveranno i maggiori CEO dell'industria tech, per una cena che vedrà allo stesso tavolo Tim Cook (Apple), Jeff Bezos (Amazon), Larry Page (Alphabet) e Sheryl Sandberg (Facebook). Sarà il primo incontro fra Trump e i padroni della Rete. Dopo mesi di gelo.

@biagiosimonetta

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