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2/5 I generali

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    Dai generali alla famiglia: il «dream team» di Donald Trump

    La verità sulla squadra di governo di Donald Trump, per parafrasare un vecchio adagio, oggi è negli occhi di chi la guarda. È un gruppo rivoluzionario, fatto di outsider e di uomini d'azione votati a cambiare la politica americana, per i suoi sostenitori. Mentre per gli avversari è l'esatto contrario: un ibrido tra una “giunta” di ex militari e un gruppo di top executive e banchieri compromessi, con una spolverata di personaggi improbabili quali l'ex regina del “wrestling” Linda McMahon (all'Ufficio per le piccole imprese). Un team destinato al successo, a far grande l'America scuotendo dovunque possibile l'establishment; oppure una perniciosa armata Brancaleone legata a doppio filo a interessi poco trasparenti. Sia potenzialità che rischi sono presenti e riassunti nella storia dei personaggi scelti

    James Mattis, John Kelly, Michael Flynn e Ryan Zinke
    James Mattis, John Kelly, Michael Flynn e Ryan Zinke

    2/5 I generali

    James Mattis, John Kelly, Michael Flynn, Ryan Zinke sono i generali di Trump. Mattis, ex marine, sarà Segretario alla Difesa; Kelly, altro ex marine, comanderà la Homeland Security (l'anti-terrorismo); Flynn, già alto ufficiale dell'esercito, diventerà il consigliere per la sicurezza nazionale. Zinke, ex comandante dei fanti d'assalto della marina, ha ricevuto l'incarico di nuovo Segretario agli Interni (una sorta di Ministro delle risorse naturali). Quasi tutti hanno in comune la caratteristica di aver dato filo da torcere a colleghi e superiori per il loro atteggiamento aggressivo soprattutto in politica estera, in particolare sul Medio Oriente e l'Iran. Mattis, soprannominato “cane pazzo”, aveva anche destato in passato scalpore per aver dichiarato che in Afghanistan era “divertente sparare” ai talebani.

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