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Siria, sospesa l’evacuazione di Aleppo. I ribelli attaccano i bus

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Siria, sospesa l’evacuazione di Aleppo. I ribelli attaccano i bus

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L'evacuazione di Aleppo e dei due villaggi sciiti nella provincia di Idlib, parte dell'accordo di cessate il fuoco, è stata rimandata fino a nuovo ordine. Lo sostiene oggi l'Osservatorio siriano per i diritti umani.
Oggi uomini armati hanno attaccato e dato fuoco a bus diretti nei due villaggi, controllati da forze filo-Damasco.

Secondo quanto riferisce la tv statale siriana, diversi autobus del governo di Damasco erano entrati nella martoriata città per portare via le persone rimaste intrappolate in condizioni sempre più disperate, al gelo e senza cibo. Le operazioni erano condotte sotto la supervisione del Comitato internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna rossa siriana.

Secondo quanto riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani, circa 126 autobus dovevano evacuare almeno 4 mila persone a Fua e Kefraya, nella provincia nordoccidentale di Idlib, dove sarebbero presenti circa ventimila persone, tra cui settemila minori. Ad Aleppo est, invece, vi sono ancora circa 40mila civili e tra 1.500 e 5.000 combattenti con le loro famiglie.

Intanto ribelli siriani hanno attaccato e bruciato diversi autobus inviati per evacuare i villaggi sciiti nella provincia di Idlib, in Siria, nell'ambito dell'ultimo accordo su Aleppo Est. Lo riferisce la Bbc sulla sua edizione online.

L'inviato speciale del presidente russo Vladimir Putin per la Siria, Alexander Lavrentiev, ha parlato oggi con funzionari iraniani a Teheran della situazione ad Aleppo e di un coordinamento politico e militare tra la Russia e la Repubblica islamica. Durante la sua visita non annunciata, Lavrentiev ha precisato la posizione della Russia, alleata del regime di Bashar al Assad, sul “rafforzamento della cooperazione militare, la sicurezza e la politica in Siria”, ha spiegato l'agenzia Mehr.
«La liberazione di Aleppo è il risultato dell'iniziativa congiunta di Iran, Russia, Siria e della resistenza» (Hezbollah), ha spiegato da parte sua Ali Shamkhani, segretario del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale iraniana e coordinatore delle azioni politiche, militari e di sicurezza tra l'Iran, la Siria e la Russia. «La liberazione di Aleppo ha messo in evidenza la politica dell'Occidente e dei suoi alleati regionali e il loro sostegno a gruppi terroristici», ha aggiunto Shamkhani.

Intanto in serata si apprende che la Russia utilizzerà il diritto di veto per bloccare la risoluzione presentata al Consiglio di sicurezza dell'Onu dalla Francia per l'invio di osservatori delle Nazioni Unite ad Aleppo. Prima è arrivato l'annuncio dell'ambasciatore russo a Palazzo di Vetro, Vitaly Churkin, poi è stata fatta circolare una seconda bozza di risoluzione alternativa a quella francese.

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