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Buco da 5,6 miliardi: nazionalizzata PrivatBank, la più…

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il caso privatbank

Buco da 5,6 miliardi: nazionalizzata PrivatBank, la più grande banca ucraina

La decisione, senza precedenti, è stata accompagnata da un appello alla calma del presidente Petro Poroshenko, e dalle assicurazioni delle istituzioni finanziarie internazionali: PrivatBank, la più grande banca commerciale ucraina con un buco di 5,6 miliardi di dollari nei conti, verrà interamente nazionalizzata.

A dispetto del nome dell’istituto, Poroshenko ha detto che «non si tratta di una questione privata. Riguarda praticamente metà della popolazione adulta ucraina, i clienti della banca, e circa il 50% di tutte le entità legali registrate in Ucraina. Indirettamente, l’intera situazione finanziaria ed economica del Paese dipende dalle condizioni finanziarie di questa banca».

Secondo il governo di Kiev l’operazione, voluta dalla Banca centrale ucraina «per preservare la stabilità del sistema finanziario nazionale», sarebbe stata concordata con i proprietari di PrivatBank, il controverso oligarca Igor Kolomoiskiy - terzo uomo più ricco d’Ucraina, ex governatore di Dnipropetrovsk e protagonista di un lungo braccio di ferro con Poroshenko - e Ghennady Bogolubov. Responsabili, secondo la Banca centrale, di non aver messo in atto il più volte richiesto programma di ricapitalizzazione, e di perseguire pratiche che hanno aperto la voragine nel bilancio di PrivatBank, con il 97% dei prestiti “corporate” concessi a condizioni estremamente favorevoli a compagnie legate ai due oligarchi. Che controllano un variegato impero che va dal petrolio all’acciaio, dai media alla chimica.

In realtà, Kolomoiskiy ha definito la mossa di Poroshenko «non una nazionalizzazione, ma una classica acquisizione illegale». I clienti, ha aggiunto l’oligarca, non hanno motivo di farsi prendere dal panico perché il loro denaro è al sicuro: «Solo gli azionisti hanno sofferto, e il clima per gli investimenti nel Paese. Che, a proposito, non esiste più». Malgrado a Kolomoiskiy si attribuisca il merito di aver arginato nella regione di Dnipropetrovsk il contagio del separatismo dalla vicina Donetsk, nel 2015 Poroshenko lo ha sollevato dall’incarico di governatore accusandolo di aver istituito una milizia privata personale e di aver cercato di impadronirsi di una compagnia petrolifera statale.

Il trasferimento del 100% di PrivatBank al controllo dello Stato ha l’appoggio del Fondo monetario internazionale, che pone la stabilizzazione del sistema finanziario ucraino, allineandolo agli standard internazionali, tra le condizioni legate al programma da 17,5 miliardi di dollari che prevede aiuti in cambio di riforme nell’economia ucraina. E la Bers, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, ha fatto sapere che potrebbe rilevare una quota di PrivatBank in seguito alla ricapitalizzazione e al risanamento dell’istituto, che dispone di filiali nei Paesi baltici.

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