Mondo

Russia, aereo Difesa precipita nel Mar Nero. Nessun superstite. Non…

  • Abbonati
  • Accedi
incertezza sulle cause

Russia, aereo Difesa precipita nel Mar Nero. Nessun superstite. Non escluso il sospetto di un attentato

Candele e fiori a Sochi in ricordo delle vittime della tragedia di Natale del Tupolev-154 (Epa)
Candele e fiori a Sochi in ricordo delle vittime della tragedia di Natale del Tupolev-154 (Epa)

Un guasto tecnico, o un errore dell’equipaggio: mentre proseguono ininterrottamente le ricerche dei corpi, della scatola nera e dei resti dell’aereo russo precipitato la mattina di Natale al largo di Sochi, il Cremlino ribadisce che «l’eventualità di un atto terroristico non è considerata la pista principale». Anche se, spiega il portavoce del presidente Dmitrij Peskov, «è troppo presto per avere qualsiasi certezza». Ma è proprio questa determinazione delle autorità ad allontanare l’ipotesi terrorismo a insospettire gli esperti. Le prime risposte potrebbero arrivare dai rottami trovati lunedì mattina sul fondo del mare, mentre un video pubblicato su internet dalla spiaggia di Adler/Sochi mostra un’esplosione luminosa che potrebbe essere collegata al Tu-154. Ma per il Cremlino è inaccettabile immaginare che la mano di terroristi decisi a vendicare la caduta di Aleppo sia riuscita a violare la sicurezza costruita attorno a un volo militare.

«Il moloch della guerra in Siria esige nuove vittime - twittava domenica l’economista Serghej Aleksashenko, ex vicepresidente della Banca centrale russa -. Che differenza fa, se è un atto terroristico o no? Volevano ballare sulle tombe di Aleppo...». Comunque sia, la tragedia è legata all’intervento militare russo in Siria: laggiù, nella base aerea di Hmeymim sul Mediterraneo, era diretto il Tupolev-154 del ministero della Difesa, con a bordo 92 passeggeri: nove giornalisti, militari, e i componenti dell’Ensemble Alexandrov, più nota come Coro dell’Armata Rossa. Una perdita nella perdita. Non c’è nessun superstite.

Aereo caduto, anche terrorismo tra ipotesi

Tra le vittime confermate un altro personaggio molto famoso in Russia: Elizaveta Glinka, “dottor Lisa”. Componente del Consiglio della presidenza per i diritti umani, medico sempre in prima linea nell’assistenza sociale: in Siria dottor Lisa avrebbe accompagnato un carico di aiuti umanitari diretti all’ospedale di Latakia.

L’aereo, partito da Mosca, è scomparso dai radar alle 5.25 della mattina di Natale (le 3.25 in Italia), a due minuti dal decollo dall’aeroporto di Adler/Sochi dove si era fermato per rifornimento: senza lanciare alcun allarme e in condizioni metereologiche descritte come buone.

Frammenti del Tupolev, comunica il ministero della Difesa, sono stati rinvenuti nelle prime ricerche a un chilometro e mezzo dalla costa di Sochi, alla profondità di 50-70 metri. Nelle ricerche, ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa, generale Igor Konashenkov, sono impegnati 3.000 uomini e quattro navi, cinque elicotteri e un drone, anche se con il passare delle ore il tempo viene dato in peggioramento, con nebbia che renderà più difficile le operazioni.

Aereo russo, dalla spiaggia di Adler/Sochi un lampo luminoso

In costante contatto con il ministro della Difesa, Serghej Shoigu, Vladimir Putin ha incaricato il primo ministro Dmitrij Medvedev di formare una commissione governativa di inchiesta per far luce sulla tragedia. Per il 26 dicembre in Russia è stata proclamata una giornata di lutto nazionale.

«Escludo totalmente la tesi dell’attentato - ha subito dichiarato il capo della Commissione Difesa del Senato russo, Viktor Ozerov -. L’aereo apparteneva al ministero della Difesa russo, ed è precipitato nello spazio aereo russo. Una simile tesi è impossibile».

L’inchiesta penale aperta ipotizza un errore del pilota. Ma sono sempre più numerosi gli esperti di aviazione perplessi. Dalla rapidità, per cominciare, con cui le autorità hanno scartato l’ipotesi terrorismo, così come avvenne lo scorso anno con la tragedia dell’aereo di linea precipitato in Sinai. «La domanda che mi pongo - dice Aleksandr Golz, osservatore militare - è: perché le autorità, i deputati e i senatori, hanno escluso immediatamente, come spaventati, la versione dell'attentato? La presenza di frammenti nel raggio di una decina di chilometri non permette di escludere categoricamente la possibilità».

Aereo russo caduto, nessun sopravvissuto

«Lo posso dire con certezza, certi aerei non vengono giù in questo modo», sottolinea Vitalij Andreev, ex controllore di volo, sul sito del quotidiano Kommersant. Secondo Anatolij Zyganok, analista militare, non è facile immaginare che qualcuno sia riuscito a salire a bordo di un aereo militare strettamente sorvegliato. Il che non esclude l’ipotesi di un tradimento: «Qualcuno potrebbe essere riuscito ad approfittare della soste rifornimento per manomettere il carburante». Oppure qualcuno, osserva l’istruttore pilota Andrej Krasnoperov, avrebbe potuto infilare una valigia al posto di quelle controllate, in mezzo agli strumenti musicali dell’ensemble Alexandrov.

Tra i 64 componenti del Coro dell’Armata Rossa confermata anche la presenza del direttore dell’ensemble, Valerij Chalilov. Con la sua orchestra, fondata in era sovietica nel 1928, avrebbe celebrato le feste per il Nuovo Anno insieme ai militari russi impegnati in Siria.

© Riproduzione riservata