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La conferma: «Gas nervino per uccidere Kim Jong Nam»

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La conferma: «Gas nervino per uccidere Kim Jong Nam»

TOKYO - Le autorità di polizia della Malaysia hanno reso noto che la sostanza chimica utilizzata per uccidere Kim Jong Nam il 13 febbraio scorso all'aeroporto di Kuala Lumpur è stata identificata come gas nervino: l'agente VX - altamente tossico e classificato come “arma di distruzione di massa” dalle Nazioni Unite - è stato la causa diretta della morte del fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong Un, secondo i risultati delle analisi preliminari. Altri elementi sono ancora in corso di accertamento.
La sostanza, secondo quanto già comunicato in precedenza, sarebbe stata data da quattro nordcoreani alle due donne (arrestate) che hanno materialmente eseguito l'omicidio (una vietnamita e una indonesiana). Una delle due donne, ha indicato la polizia, ora sta soffrendo probabilmente per le conseguenze del contatto con l'agente VX, letale al contatto con la pelle se non viene immediatamente lavata.

In carcere a Kuala Lumpur ci sono in totale quattro persone di diverse nazionalità, mentre altri sette nordcoreani sono ricercati in relazione all'omicidio. Uno di loro ha lo status di secondo segretario all'ambasciata nordcoreana in Malaysia.

La conferma dell'utilizzo di gas nervino rende sempre più probabile che l'omicidio sia stato ordinato dalla Corea del Nord, un Paese non firmatario delle convenzioni internazionali sulle armi chimiche, di cui dovrebbe aveva una disponibilità molto ampia. Alcuni nordcoreani rifugiatisi all'estero , tra l'altro, hanno accusato il loro governo di testare agenti chimici su esseri umani.

Il regime di Pyongyang, del resto, sta manifestando molto nervosismo e ha accusato la Malaysia - uno dei Paesi finora più amici - di avere «propositi sinistri» e contatti con nemici (riferendosi alla Corea del Sud) nella gestione della vicenda. Kuala Lumpur sarebbe «colpevole» - secondo i media nordcoreani che con molto ritardo hanno dato genericamente notizia dell'accaduto - di aver violato la normativa internazionale conducendo l'autopsia su un detentore di passaporto diplomatico e trattenendo il cadavere. Le autorità della Malaysia intendono consegnare il corpo a un parente stretto, che secondo indiscrezioni sarebbe in arrivo.

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