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I Verdi prima forza a sinistra. Il successo del trentenne Klaver

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Elezioni in Olanda

I Verdi prima forza a sinistra. Il successo del trentenne Klaver

Jesse Klaver, leader dei Verdi, con la moglie Jolein Clover
Jesse Klaver, leader dei Verdi, con la moglie Jolein Clover

A trent’anni Jesse Klaver festeggia lo storico successo dei Verdi che quadruplicano i seggi rispetto al 2012 e sperimenta l’ebbrezza di essere il capo del primo partito a sinistra nel frammentato quadro politico olandese. Il leader di GroenLinks dal maggio 2015 è stato paragonato al premier canadese Trudeau forse per i riccioli, probabilmente perché di questi tempi i leader vincenti progressisti e fieramente europeisti sono pochi. Klaver, il più giovane capo di partito in Olanda dalla seconda guerra mondiale, si prende dunque tutta la scena nella sera in cui il partito laburista del presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem crolla rovinosamente da 38 a 9 seggi.

Il giovane volto verde, padre d’origine marocchina e madre metà olandese e metà indonesiana, ha fatto una campagna elettorale dicendo «voglio indietro la mia Olanda», che non è quella dello xenofobo Wilders. È anche un leader maturo che in questi ultimi giorni si è schierato con il premier Rutte nella crisi con la Turchia. «Erdogan prova a dividere il Paese ma noi tutti insieme facciamo muro» ha detto, e quando parla di noi intende tutti i partiti che hanno appoggiato il governo quando da Ankara e Istanbul volavano parole grosse. Stasera forse festeggerà come sempre con la hit «I Gotta Feeling» del gruppo hip hop americano The Black Eyed Peas, perfetta colonna sonora dei suoi meetup e del suo «movimento» che ha ribattezzato «dell’empatia» che sostiene «Jessah» dovrebbe andare di pari passo con equità sociale e protezione dell’ambiente.


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