LONDRA - Quella di Martin McGuinness probabilmente non è la storia di una conversione, ma l’effetto su un popolo diviso è stato simile in tutto. È la storia dell’ex comandante della brigata di Derry dell’Ira che si fa uomo di Stato capace di portare per mano la sua gente fino all’abbraccio virtuale, nel governo dell’Ulster, con i nemici di sempre, i protestanti unionisti fedeli a Londra.
Se ne è andato a 66 anni, vittima di una rara malattia cardiaca, nel momento in cui l’Irlanda del Nord vive istanti di nuova tensione. Il suo Sinn Fein – braccio politico dell’Ira - che ha rappresentato come vicepremier nell’esecutivo autonomo nordirlandese ha fatto un balzo storico alle elezioni delle scorse settimane giungendo a un solo seggio dal Dup, unionista e fedelissimo del premier Tory Theresa May. E ha vinto anche su una piattaforma contraria alla Brexit.
Il divorzio anglo-europeo è una zeppa, potenzialmente devastante, sul piano di pace Londra-Dublino che ha messo a tacere le armi in Ulster capace, come potrebbe essere, di rialzare i confini fra Repubblica d’Irlanda e Ulster. Di quel piano Martin McGuinness fu abile interprete nonostante le difficoltà, a dire poco, iniziali da parte di Sinn Fein e Ira. I terroristi accettarono di deporre le armi, ma ci furono secessioni e nuovi morti, fino a quando la pace divenne la nuova normalità anche nelle tribolate contee dell’isola.
Martin Mc Guinness - condannato ripetutamente in quanto militante dell’Ira e per detenzione di esplosivi - ha ammesso il proprio ruolo fino al 1974, quando avrebbe deciso di deporre le armi per dedicarsi alla lotta strettamente politica. In realtà è stato considerato un comandante dell’Ira anche negli anni Ottanta quando l’organizzazione terroristica portò a termine alcuni fra i più devastanti attentati.
Le sue doti di negoziatore tuttavia furono presto notate da Gerry Adams, leader storico dello Sinn Fein che lo volle al suo fianco durante gli incontri con i servizi segreti britannici, lontano prologo alla pace che verrà con l’accordo di Pasqua molti anni dopo. L’Mi5 considerò sempre Martin McGuinness un interlocutore affidabile. Oggi non tutti lo piangono per un passato che non si cancella con un tratto di penna, ma moltissimi, certo, lo rimpiangono. Mancherà la sua abilità nel gestire la crisi politica nel momento più delicato della storia recente dell’Ulster.La Brexit rischia di riaprire antiche ferite, e Martin Mc Guiness sarebbe stato molto utile per limitare conseguenze potenzialmente devastanti.
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