Due indicatori macroeconomici che la nuova Amministratore Usa guarda con sospetto in altri Paesi evidenziano un forte miglioramento in Giappone.
Il ministero della Finanze giapponese ha reso noto che a febbraio il surplus delle partite correnti si e' attestato a 2.810 miliardi di yen (circa 25,3 miliardi di dollari), superando le aspettative e manifestandosi per il 32esimo mese consecutivo. Si tratta di una espansione del 18% rispetto a un anno fa che fa segnare un record per il mese di febbraio. L'avanzo commerciale nipponico ha superato i mille miliardi di yen, con un rialzo del 73% rispetto al febbraio 2016, trainato dalle esportazioni verso gli Stati Uniti e la Cina.
La maggior parte dell'avanzo nelle partite correnti, comunque, e' legato ai ritorni sugli investimenti esteri della Corporate Japan che in totale superano i 300mila miliardi di yen: il primary income surplus si e' attestato a 1.975 miliardi di yen (-1,9%).
Un surplus delle partite correnti molto alto e un forte avanzo commerciale bilaterale sono considerati a Washington indicatori problematici, che fanno sospettare pratiche commerciali sleali o manipolazioni valutarie. Un tema che potrebbe emergere nel corso del primo summit economico bilaterale Usa-Giappone che si terra' a Tokyo il prossimo 18 aprile con la partecipazione del vicepresidente Mike Pence e del segretario al Commercio Wilbur Ross.
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