TOKYO - Nonostante il rischio più concreto che mai di uno scontro militare con gli Stati Uniti e le raccomandazioni in senso contrario della Cina, la Corea del Nord appare pronta a effettuare un nuovo test nucleare: così almeno afferma il think-thank americano specializzato “38 North”, secondo cui dalle rilevazioni satellitari risultano preparativi avanzati presso il sito di Punggye-ri per effettuare quello che sarebbe il sesto test atomico del regime. Tuttavia alcune fonti militari sudcoreane hanno comunicato di non aver riscontrato attività particolarmente significative in questo senso e ritengono più probabile un eventuale test missilistico, magari in coincidenza con il “giorno del Sole”: sabato cade il 105esimo anniversario della nascita del fondatore della Repubblica Popolare di Corea, Kim Il Sung.
Oggi il leader nordcoreano Kim Jong Un ha inaugurato una nuova strada nel centro della capitale, con un evento al quale hanno potuto assistere i giornalisti stranieri presenti nel Paese. Nel weekend dovrebbe arrivare lungo le coste della penisola il gruppo navale di attacco americano incentrato sulla portaerei a propulsione nucleare Carl Vinson, che lo stesso presidente Donald Trump ha definito una “armada very powerful”. Ieri mattina il presidente cinese Xi Jinping, in una conversazione telefonica con Trump, ha raccomandato la calma per una soluzione pacifica delle controversie e oggi il ministro degli esteri cinesi ha ribadito il messaggio. I media cinesi hanno suggerito esplicitamente a Pyongyang di fare la sua parte nell'evitare iniziative in un momento in cui la penisola non e' mai stata tanto vicina a un conflitto dai tempi del primo test nucleare di Pyongyang del 2006.
Un editoriale del Global Times è parso esplicito nel raccomandare alla Corea del Nord di sospendere ogni attività nucleare in cambio della protezione cinese. Altri attori regionali alzano l’allarme. Il ministro della Difesa australiano Christopher Pyne ha dichiarato oggi che la Corea del Nord potrebbe entro due anni aver sviluppato un missile in grado di colpire l'Australia montando un ordigno atomico. Il premier giapponese Shinzo Abe ha detto a una commissione parlamentare che Pyongyang potrebbe già essere in grado di lanciare contro il Giappone un missile che diffonda gas nervino (lo stesso utilizzato da una setta pseudoreligiosa nel 1995 per un attacco nella metropolitana di Tokyo). Il ministero della Difesa di Tokyo ha evidenziato il peggioramento della situazione della sicurezza per l’arcipelago, rilevando che nell’annata terminata il 31 marzo ha dovuto ordinare il decollo di jet militari per eventuali intercettazioni di velivoli stranieri per un numero record di volte: 1.168, contro il precedente record di 944 ai tempi della Guerra Fredda.
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