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Turchia, a pochi voti dalla fine dello scrutinio Erdogan in lieve vantaggio

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referendum costituzionale

Turchia, a pochi voti dalla fine dello scrutinio Erdogan in lieve vantaggio

Vittoria risicata per Recep Tayyip Erdogan al referendum costituzionale sul presidenzialismo in Turchia. A scrutinio praticamente chiuso, il 'sì' si è imposto con il 51% dei voti, secondo i dati diffusi da Anadolu (è ancora in corso il conteggio dei voti degli emigrati, tra cui la quota di preferenze per il sì è vicino al 60%). Dal referendum, che doveva sancire, consolidare ed estendere il potere di Erdogan, esce una Turchia spaccata a metà, con un’opposizione il cui peso è tutto tranne che trascurabile, nonostante la pur risicata sconfitta.

All’inizio dello spoglio sembrava che il Reis andasse verso una schiacciante vittoria. Invece, man mano che procedeva lo spoglio delle schede, il 'sì' continua a calare ma resta in vantaggio.

Verso la fine dello spoglio delle schede, Erdogan ha telefonato al primo ministro Yildrim, dicendogli di essere grato alla nazione turca per aver espresso la sua volontà alle urne. Il ministro degli esteri tedesco Sigmar Gabriel dal canto suo ha fatto sapere che qualunque sia il risultato, bisogna mantenere la calma e comunque è un bene che questa aspra campagna sia finita anche per come si è sviluppata in Germania (che ha il più alto numero di migranti e cittadini di origine turca).

Erdogan vincerebbe nella Anatolia centrale, mentre i no sono dati in vantaggio a Istambul e e nella capitale Ankara.

Affluenza alta
L’affluenza è stata alta per il referendum, come da tradizione nel Paese. Alle urne si è recato l’83,6% dei votanti, pari a quasi 49 milioni di persone. L’affluenza era stata record per gli emigrati, superando il 45%.

La protesta dell’opposizione
Il principale partito di opposizione in Turchia, il socialdemocratico Chp, ha reso noto che contesterà il 37% dei voti espressi nel referendum di oggi sul presidenzialismo. «Il Consiglio elettorale supremo ha cambiato le regole del voto. Questo significa permettere brogli», creando «un serio problema di legittimità». Così il vice-leader del principale partito di opposizione (Chp) in Turchia, Bulent Tezcan, ha commentato la decisione di oggi del Consiglio (Ysk) di autorizzare per la prima volta il conteggio delle schede senza timbro ufficiale nel referendum costituzionale sul presidenzialismo, a meno che non venga provato un loro impiego fraudolento.

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