Mondo

4/4 Elezioni Francia/Scenario di attesa: Macron e uno tra Le Pen o…

  • Abbonati
  • Accedi
    DOMENICA IL PRIMO TURNO

    Elezioni Francia/I quattro scenari per i mercati da lunedì

    Quattro candidati praticamente in linea per giocarsi l'accesso al ballottaggio. Il futuro della Francia, e per certi aspetti anche quello dell'Europa, non era mai stato così in bilico come alla vigilia di questo primo turno delle Presidenziali. E se François Fillon, Marine Le Pen, Emmanuel Macron e Jean-Luc Melenchon (in ordine rigorosamente alfabetico) si presentano quasi appaiati sul rettilineo finale, quattro sono anche i principali scenari che si proporranno sui mercati (che finora hanno penalizzato Francia e “periferia” d'Europa, ma senza esagerare) a partire da lunedì. Eccoli:

    4/4 Elezioni Francia/Scenario di attesa: Macron e uno tra Le Pen o Melenchon al ballottaggio

    E mentre l’euro torna sui massimi da cinque mesi contro il dollaro (1,0913) sull’onda dei risultati del primo turno, che secondo le proiezioni ha visto prevalere di misura il candidato centrista Emmanuel Macron, riserviamo l'ultima analisi allo scenario che era più probabile, un secondo turno che vedesse fronteggiarsi Macron e uno tra i due candidati più antisistema Le Pen (come è poi stato) e Mélenchon. È molto probabile che il mercato resti guardingo, in attesa di un esito che non è poi così facile da prevedere, per poi adeguarsi successivamente a uno degli scenari precedenti “pro mercato” o “anti mercato” in seguito alla vittoria di uno dei due.

    Questa ipotesi, con la successiva vittoria di Macron sulla base anche dell'esperienza del 2002 (quando la “sorpresa” Jean-Marie le Pen venne sconfitta da Jacques Chirac), sembra essere prezzata soltanto in parte dai mercati. «Il premio di rendimento relativamente ampio degli OaT decennali francesi e dei BTp italiani rispetto ai Bund tedeschi appare eccessivo e i tassi potrebbero convergere con il ritorno dello status quo e della fiducia», sottolinea Leung. Che però avverte: «È necessario che gli investitori si mantengano cauti poiché le velleità presidenziali di Le Pen, per quanto remote, non possono essere completamente escluse dal quadro, inoltre la base elettorale di Macron non è del tutto certa poiché il 40% degli aventi diritto indica come ancora non definitiva la propria intenzione di voto».

    «Trump, Brexit e anche il referendum costituzionale italiano – aggiunge Roghi - hanno del resto mostrato un comportamento “difensivo” di coloro che hanno intenzione di votare per quei candidati o per quelle opinioni considerate populiste e retrograde, sbeffeggiate e additate come sbagliate dai media, gli elettori non vogliono quindi dichiarare la loro vera intenzione ai sondaggisti ma poi al momento di votare confermano le proprie idee facendo “sballare” i dati emersi dai sondaggi: attenzione quindi a non farsi fregare per la quarta volta».

    (Aggiornato il 23 aprile alle ore 22,22)

    © Riproduzione riservata