Gaffe della candidata della destra Marine Le Pen a pochi giorni dal ballottaggio delle presidenziali francesi. Nel suo discorso del primo maggio a Villepinte (Parigi) interi paragrafi sono stati ripresi parola per parola da un intervento pronunciato il 15 aprile dal candidato dei Republicains al primo turno, Francois Fillon. Un evidente, e imbarazzante, caso di plagio.
Copia-incolla per due minuti di discorso
Scatenata la rete, che ha messo a confronto in simultanea, con effetto dirompente, i due discorsi. Lo staff della candidata del Front National si assume la responsabilità: «È una strizzata d'occhio voluta a un passaggio di un discorso emozionante sulla Francia. Dimostra che non è una candidata settaria ma che vuole unificare». In effetti il confronto tra i due discorsi mostra che sono a lungo identici, parola per parola. Ci sono oltre due minuti in cui ogni sillaba di Marine Le Pen si sovrappone perfettamente al discorso di Fillon sulla «geografia della Francia» e sulle «frontiere terrestri: i Pirenei, innanzitutto, che portano la Francia in questo immenso mondo ispanico e latino. La frontiere delle Alpi, verso l'Italia nostra sorella e, al di là, l'Europa centrale, balcanica e orientale».
Stesso plagio, parola per parola, per l'omaggio alla lingua francese: «Se si impara la nostra lingua, talvolta con grande fatica, in Argentina o in Polonia, se esistono liste d'attesa per iscriversi all'Alliance francaise di Shanghai, di Tokyo, di Città del Messico, o al liceo francese di Rabat o di Roma, se Parigi è ancora la prima destinazione turistica mondiale, è perché la Francia è di più di una potenza industriale, agricola o militare».
Macron avanti 59 a 41
Mentre si moltiplicano le ipotesi di una manomissione, di un colpo basso, o di un'incredibile svista, lo staff della Le Pen - in particolare il suo vice Florian Philippot - continua a insistere sulla «strizzatina d'occhio». Intanto Emmanuel Macron continua ad essere in testa nei sondaggi: secondo un sondaggio Kantar Sofres per Le Figaro, il leader di En Marche! è sempre al 59% contro il 41% di Marine Le Pen, a 5 giorni dallo scrutinio decisivo.
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