«Spero che nelle prossime settimane non si scopra che Lei ha un conto offshore alle Bahamas». Buttata lì verso la fine del dibattito televisivo di ieri sera, questa frase di Marine Le Pen rivolta a Emmanuel Macron è passata quasi inosservata. Una provocazione tra le tante. L'ennesimo tentativo, poco importa se basato su illazioni senza alcuna prova, di alimentare dei sospetti: sparla, sparla, qualcosa resterà. Macron ha però deciso di non lasciar perdere. E ha presentato una denuncia contro ignoti per «diffusione di notizie false finalizzate ad alterare il regolare svolgimento delle elezioni». Sulla cui base la Procura di Parigi ha aperto un'inchiesta preliminare.
L’origine della «fake news» in Lettonia
La battuta della Le Pen è infatti solo l'epilogo di una “fake news” nata due ore prima dell'inizio del dibattito, come ha scoperto l'équipe di Macron, fornendo fin dalla prima mattina di oggi una ricostruzione dettagliata della vicenda.
Alle sette di ieri sera su «4chan», uno dei forum internet più grandi al mondo, compare un messaggio proveniente da una fonte anonima della Lettonia in cui si accusa Macron - «documenti alla mano» - di aver costruito un sofisticato sistema di conti offshore per evadere le tasse. I documenti - compreso quello con la supposta firma del candidato centrista alle presidenziali - sono ovviamente dei grossolani falsi.
Rilanciata su siti americani pro-Trump
Ciononostante, alle 19h12 la “notizia” è ripresa, sul suo account Twitter, da tale Nathan Damigo, probabilmente americano, a suo tempo attivo nella campagna pro-Donald Trump e vicino, in Francia, agli ambienti dell'estrema destra di Génération Identitaire.
Poi viene rilanciata dal sito americano DisbedientMedia, che pure aveva sostenuto Trump, e da numerosi account Twitter di gente vicina al neo-presidente americano.
In pochi minuti attraversa quindi l'Atlantico e la ritroviamo ripresa da 213 account francesi (o francofoni) noti per essere quelli che normalmente fanno da cinghia di trasmissione agli articoli dei media russi Russia Today e Sputnik.
Fino ad arrivare, appunto, nello studio televisivo del dibattito tra i due finalisti delle presidenziali francesi.
In una nota, il portavoce di Macron sottolinea come «questo tentativo di destabilizzazione necessiti di mezzi importanti e si basi su una preparazione minuziosa, tale da poterne garantire la massima diffusione».
Le Pen contestata in Bretagna
Intanto oggi Marine Le Pen è stata contestata con lanci di uova a Dol-de-Bretagne da un gruppo di manifestanti, circa una cinquantina, che le ha gridato slogan come «fuori i fascisti» o «lei non ha nulla da fare qui, signora». Le Pen era appena arrivata in Bretagna e stava uscendo dalla macchina: protetta dal servizio d'ordine, è riuscita a entrare subito nei locali dell'azienda di trasporti Guisnel dove era attesa.
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