La Corea del Nord ha enfatizzato oggi che il missile lanciato ieri con successo rappresenta un nuovo tipo di vettore a lungo raggio potenzialmente in grado di colpire il territorio continentale statunitense con una grande testata nucleare. I media nordcoreani sottolinea che lo stesso leader Kim Jong Un ha presenziato al lancio del missile, denominato Hwasong-12, che dopo aver raggiunto una altitudine di 2.111,5 chilometri ha concluso in mare la sua traiettoria di 787 chilometri. Hanno anche scritto che il governo ha tenuto in considerazione la sicurezza dei Paesi vicini, lanciando il missile ad alta angolatura per ridurne la traiettoria.
Kim ha ammonito gli Usa a non sottovalutare il dato di fatto secondo cui il suo territorio continentale e le basi nell'area del Pacifico sono ormai dentro il raggio di azione dei missili nordcoreani e ha ordinato di sviluppare piu' ordigni nucleari e piu' mezzi per lanciarli, in preparazione di nuovi test che saranno effettuati finche' gli Usa e i loro alleati non faranno “scelte appropriate ragionevoli”.
Al di la' delle solite dichiarazioni enfatiche nordcoreane, il Comando militare Usa del Pacifico ha escluso che si sia trattato di un missile balistico intercontinentale in grado di colpire la costa occidentale statunitense. Ma certo di tratta di una dimostrazione di grandi progressi nelle capacita' militari di Pyongyang, tanto piu' dopo una serie di test falliti. “Si e' trattato di un livello di performance finora mai raggiunto da un missile nordcoreano, che puo' rappresentare un avanzamento sostanziale verso lo sviluppo di missili intercontinentali (ICBM)”, ha sottolineato un report del sito specializzato 38 North.
Oggi il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunisce per discutere la questione. L'ambasciatrice Usa all'Onu Nikki Haley ha gia' chiesto piu' severe sanzioni internazionali. Le opzioni in proposito possono includere un bando collettivo ai lavoratori nordcoreani all'estero e alla compagnia aerea nazionale Air Koryo, un embargo petrolifero e un veto all'export di prodotti ittici oltre che di carbone.
In una telefonata, questa mattina i ministri della Difesa di Giappone e Corea del Sud, Tomomi Inada e Han Min Koo, hanno affermato che collaboreranno strettamente tra loro e con gli usa per affrontare la situazione determinata dal nuovo lancio missilistico nordcoreano. Si segnala anche una ripresa dell'attivita' diplomatica da parte della Corea del Sud, che ha nominato cinque inviati speciali (presso Usa, Cina, Giappone, Russia e Germania): il nuovo presidente Moon Jae-in e' stato amareggiato dalle ultime mosse nordcoreane, dopo che, appena eletto, si era dichiarato disponibile a recarsi a Pyongyang.
In positivo, va segnalato che dopo un piccolo sbandamento iniziale i mercati azionari in Asia stanno reggendo, mediamente intorno ai massimi da due anni, nonostante le rinnovate tensioni geopolitiche, l'estensione globale dei cyberattacchi degli ultimi giorni e i gli ultimi dati macroeconomici deboli dagli Usa.
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