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Austerity, duello Schäuble-Tsipras

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Europa

Austerity, duello Schäuble-Tsipras

  • –Vittorio Da Rold

I potenti armatori greci hanno risposto alle accuse del ministro delle Finanze tedesche che li accusava di non pagare le tasse ribattendo che la Germania vuole «silurare» la loro attività economica che rappresenta il 50% dell’intera flotta di trasporto di tutta la Ue. Ancora una volta è polemica al calor bianco tra Berlino e Atene, questa volta sui mari, sulle tasse agli armatori e su chi paga il peso dell’austerità per i piani di salvatggio.

Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, ha criticato il premier Tsipras, sottolineando che Atene «ha fatto sì progressi nelle riforme strutturali, ma la sua leadership politica insiste nel mettere il peso della austerità soprattutto sulle fasce sociali più deboli».

«Non sono io il responsabile delle debolezze del programma greco», ha aggiunto il ministro tedesco. Schäuble ha criticato il premier Alexis Tsipras per la promessa mancata di tassare gli armatori. Promessa rimasta nel limbo. Insomma l’austerità è colpa, secondo Schäuble, del premier radicale greco che non riesce a spalmarla anche sui ricchi e potenti, tra cui gli armatori.

La risposta di Atene non si è fatta attendere. «Le responsabilità del ministro Schäuble nella gestione della crisi greca sono note. Non c’è alcun motivo per lui di cercare di incolpare gli altri», hanno detto fonti vicine al governo greco riportate dal sito Greek reporter.

In una dichiarazione pubblica, il presidente del’Ugs (l’Unione degli armatori greci) Thodoros Veniamis ha sparato a zero e ha parlato di un «attacco ingiustificato» contro la Grecia e al vitale settore dei trasporti navali greci, che rappresentava il 50% del settore del comparto europeo, rilevando che il ministro delle Finanze tedesco non è all’oscuro del regime fiscale estremamente favorevole che governa il settore navale dei trasporti in Germania.
«In un momento in cui la Ue è chiamata a difendere, ma anche a rafforzare la competitività della sua flotta contro la dura concorrenza internazionale, le critiche di Schäuble sono provocatoriamente senza fondamento» prosegue la dichiarazione degli armatori .

«Se l’obiettivo delle affermazioni di Schäuble è quello di danneggiare i legami tra gli armatori greci e il loro paese, dimostra di non voler vedere la Grecia in un cammino di crescita. Vogliamo informare Schäuble che la comunità greca degli armatori ha risposto alla necessità di aumentare le entrate fiscali per la Grecia, avendo deciso quattro anni fa (al tempo del governo conservatore di Antonis Samaras, ndr) su base volontaria di raddoppiare il suo obbligo fiscale anche se questo è storicamente protetto dalla costituzione. Un’iniziativa che in pratica dimostra la sua unità e il suo attaccamento al paese», ha aggiunto Vaniamis.

In realtà il governo Tsipras sta sondando la possibilità, dopo Brexit, di far rientrare in Patria alcuni delle maggiori compagnie navali greche che attualmente hanno sede a Londra. Tsipras starebbe in segreto cercando di attrarre di nuovo i potenti armatori greci a riportare le sedi sociali in Grecia per non perdere i vantaggi di avere la sede in un paese dell’Unione europea.

.@vittoriodarold

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