Il Parlamento giapponese ha approvato oggi la nuova legislazione che consentirà all'imperatore Akihito - come da sua volontà espressa dieci mesi fa - di abdicare entro tre anni e il governo ha avviato il processo di selezione del nome della nuova “era” che caratterizzerà il regno del successore, suo figlio maggiore Naruhito.
Nel Giappone moderno, infatti, a ogni periodo di regno di un singolo imperatore viene associata una specifica denominazione. Quella attuale è l'era “Heisei” (raggiungimento generalizzato della pace), iniziata con l'ascesa al trono di Akihito nel 1989: il 2017 è dunque il 29esimo anno Heisei, un'era preceduta dal lunghissimo periodo “Showa” degli oltre sessant'anni di regno dell'imperatore Hirohito, padre di Akihito. “Showa” significa “pace luminosa”: denominazione molto incongrua per il suo primo ventennio (1926-1945) e anche per il successivo periodo di guerra fredda. I periodi precedenti si chiamarono Meiji (1868-1912) e Taisho (1912-1926).
Per evitare una serie di inconvenienti anche sul piano del business, il governo giapponese pare intenzionato a far iniziare la nuova era il primo gennaio 2019, prevedendo la prima abdicazione imperiale in oltre 200 anni per il tardo dicembre 2018, quando Akihito avrà compiuto 85 anni.
Il nome della nuova era - che sarà verosimilmente composto da due ideogrammi - dovrebbe essere annunciato con circa sei mesi di anticipo. Dovrebbe essere seguita la prassi del 1989, con una scelta governativa tra una “shortlist” di proposte elaborate con l'aiuto di vari studiosi di letteratura e di storia.
Dopo l'abdicazione, Akihito avrà il titolo di “Joko”, comune per gli imperatori che in passato avevano abdicato (non era insolito: lo hanno fatto circa la metà dei 124 sovrani nipponici). Cambierà la data di una festività nazionale, quella del compleanno imperiale: non più il 23 dicembre ma il 23 febbraio, data di nascita di Naruhito.
La nuova legge approvata oggi non delinea un sistema permanente di abdicazione, ma si applicherà solo all'attuale imperatore: i conservatori non volevano che si aprisse una discussione più ampia sul sistema imperiale, che avrebbe potuto allargarsi all'ipotesi di consentire una eventuale successione per linea femminile. Così non viene risolto il problema di come dare stabilità futura alla linea di successione. I membri della famiglia imperiale sono solo 19. L'unico erede maschio di nuova generazione è il piccolo Hisahito, 10 anni, figlio di Akishino, secondogenito di Akihito.
Unico spiraglio di apertura è una risoluzione non vincolante allegata alla nuova legislazione, che richiede la messa allo studio di eventuali misure nuove, come la possibilità che le donne della famiglia imperiale possano costituire rami secondari della famiglia dopo il matrimonio. Oggi, invece, le donne che si sposano escono dalla famiglia imperiale, come succederà l'anno prossimo alla principessa Mako (figlia di Akishino), in procinto di fidanzarsi ufficialmente.
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