Pesantissima sconfitta per il partito liberaldemocratico del premier Shinzo Abe alle elezioni per l'assemblea metropolitana di Tokyo. L'attuale governatrice Yuriko Koike - ex liberaldemocratica - ha ottenuto una forte affermazione personale con il partito da lei promosso, “Cittadini (di Tokyo) First!”, assieme all'alleato Komeito (che a livello nazionale supporta il governo Abe), mentre il partito liberaldemocratico e' sceso al minimo storico di 23 seggi (dai precedenti 57).
Il partito della Koke ha incamerato 49 seggi e il Komeito 23: lo schieramento che appoggia la governatrice - in carica da un anno - avrà dunque 79 dei 127 seggi dell'assemblea. Il partito comunista ha preso 19 seggi, mentre il partito democratico - principale schieramento di opposizione livello nazionale - solo 5. I due principali partiti nazionali, insomma, appaiono bocciati nella metropoli.
La percentuale dei votanti e' salita al 51,27% dal precedente 43,5 del 2013.
Le elezioni metropolitane hanno confermato il recente calo di popolarità del premier Abe, legato al suo presunto coinvolgimento in due scandali riguardanti l'approvazione irregolare di due istituzioni scolastiche. I cittadini di Tokyo sembrano aver premiato la conclamata volontà della Koike di mettere fine all'opacità nei processi decisionali dell'assemblea e quella di non considerate definitivo il trasferimento del mercato del pesce di Tsukiji a Toyosu. La trionfatrice Koike, per ora, nega di voler trasformare il suo partito uno schieramento politico nazionale: se pure il fenomeno Koike non e' inquadrabile come populismo in termini europei o americani, certo ha capitalizzato su una diffusa insoddisfazione verso l'establishment.
Il risultato della votazione indebolisce il premier e suscita interrogativi sulla stabilita' della sua leadership, mettendo in particolare in dubbio la sua rielezione a leader del partito nell'autunno 2018. Tra alcune settimane Abe dovrebbe procedere a un rimpasto di governo.In questo momento, dopo aver perso la metropoli, Abe rischia di alienarsi le campagne se procedera' giovedi' 6 luglio ad annunciare l'accordo di libero scambio con l'Unione Europea, contestato dalla Federazione delle cooperative agricole che teme l'abbattimento dei dazi all'import di prodotti agroalimentari europei.
Va segnalato che nel comizio di sabato scorso ad Akihabara, il premier e' stato contestato da una parte della piazza, dove c'era anche Yasunori Kagoike: oggi indagato, e' l'uomo che ha detto di aver ricevuto dalla moglie di Abe un milione di yen per aprire una scuola basata su principi educativi nazionalisti, per la cui costruzione aveva ottenuto dalle autorità un terreno a prezzi di favore. “Di' la verita'”, ha gridato il controverso personaggio dalla piazza. E ha poi mostrato un grande rotolo di banconote per un totale di un milione di yen, dicendo di voler cercare di restituire il denaro.
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