Mondo

Varsavia guida la fronda alla Ue

  • Abbonati
  • Accedi
trump in polonia

Varsavia guida la fronda alla Ue

La Polonia è pronta a spalancare le braccia per accogliere Donald Trump che sarà in visita a Varsavia oggi, subito prima di partecipare al G20 in Germania. La destra di Jaroslaw Kaczynski vuole rafforzare il legame con lo storico alleato americano e ha chiamato a raccolta i Paesi dell’Europa centrale e orientale, per assicurarsi la protezione della Nato, rilanciare gli scambi commerciali e le infrastrutture nella regione. In allarme l’Unione europea che teme di dovere affrontare una nuova battaglia diplomatica interna con il governo polacco e i suoi alleati dell’Europa dell’Est.

Il governo polacco ha organizzato per Trump il vertice dei Tre Mari - così è stato definito l’incontro di Varsavia che vorrebbero creare un fronte unico dal Baltico al Mar Nero, all’Adriatico - con due obiettivi principali: garantire la sicurezza nell’area con la presenza militare ed economica americana contro quella che viene ancora considerata «la minaccia russa»; mettersi alla testa della fronda di Paesi che in opposizione alle «élite occidentali che comandano a Bruxelles», vuole ribaltare gli equilibri nell’Unione: sui migranti, sui diritti civili, sulle priorità economiche, sulla stessa base di valori su cui poggia il progetto comunitario.

Nella sua breve tappa nella capitale polacca, Trump, che ha preannunciato un importante discorso sui rapporti tra Stati Uniti ed Europa, intende promuovere le esportazioni di gas americano per scardinare la dipendenza della regione dalle forniture energetiche in arrivo dalla Russia. «La visita deve riaffermare l’impegno senza falle degli Usa verso uno degli alleati più stretti e l’impegno Usa per mostrare che il rafforzamento della difesa collettiva nella Nato è una priorità», ha fatto sapere la Casa Bianca. Sui contratti del settore energetico gli Stati Uniti si sono mossi da tempo per conquistare nuovi mercati: la Lituania che fino a tre anni fa dipendeva al 100% dalla russa Gazprom per le forniture di gas ha già annunciato di aver siglato un contratto per ricevere gas liquido americano per tutto il 2017; la stessa Polonia, che si è dotata di un rigassificatore solo l’anno scorso, ha appena ricevuto il suo primo carico di gas americano e ora dichiara di voler prendere accordi di medio-lungo termine con la Cheniere Energy.

L’elezione di Trump alla Casa Bianca aveva suscitato molto entusiasmo nella destra nazionalista al potere in Polonia, per l’evidente vicinanza ideologica tra il leader Usa e i populisti polacchi, per la dichiarata avversione all’establishment politico tradizionale, per la linea dura sui migranti e per il consenso trovato nelle fasce più reazionarie della popolazione. «Con Trump le relazioni tra Polonia e Usa saranno ottime. L’America è il nostro partner politico più importante, il nostro principale alleato, e siamo certi che la vittoria di Trump aiuterà la Polonia», si erano affrettati a dichiarare i leader di Diritto e Giustizia, il partito conservatore ed euroscettico di Kaczynski tornato al potere nel 2015. Ma l’amicizia tra Trump e Vladimir Putin e le minacce di Trump di smantellare la Nato avevano suscitato non poche preoccupazioni a Varsavia.

Numerosi diplomatici a Bruxelles, in ogni caso, sminuiscono l’importanza del vertice dei Tre Mari, ma temono che la partecipazione di Trump possa alimentare in Europa il processo di «autoghettizzazione» che la Polonia sembra avere scelto. «Non si può che essere diffidenti - afferma un diplomatico citato dall’agenzia Reuters - su un progetto che ha tutta l’aria di mettere a rischio l’unità dell’Europa».

«Discuteremo probabilmente di questioni economiche e di sicurezza, in particolare della presenza militare Usa in Polonia. Sarebbe un bene se essa potesse essere incrementata», ha dichiarato il presidente polacco, Andrzej Duda, anch’egli un esponente di Diritto e Giustizia. «Ho invitato Trump in Polonia due volte. La prima- ha spiegato Duda - durante la telefonata per congratularmi della sua vittoria. Già allora dissi a lui che gli Stati Uniti sono un nostro importante alleato strategico e che speravo in una visita a breve. La seconda volta l’ho invitato personalmente durante il summit della Nato a Bruxelles, e sono contento che l’invito ora sia stato accolto». La Polonia e i suoi alleati dell’Est europeo, a partire dall’Ungheria, sono pronti ad accoglierlo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA