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Con il digitale l’Estonia dimezza i tempi della giustizia

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Con il digitale l’Estonia dimezza i tempi della giustizia

Tallinn (AgF)
Tallinn (AgF)

TALLINN – Vi sono paesi nel mondo in cui è ormai possibile per via elettronica registrare la nascita di una società, denunciare un'azienda in difetto, ottenere una decisione in giustizia. In Europa, l'Estonia è un modello: in campo civile, la tecnologia ha ridotto di oltre metà la durata dei procedimenti. Ieri, riuniti qui a Tallinn, i ministri della Giustizia dell'Unione hanno toccato con mano l'immane riforma che il governo estone sta introducendo nel sistema giudiziario.

A guidare la rivoluzione digitale è il Centro estone dei registri e dei sistemi informatici (RIK), un organismo che gestisce l'intera banca dati del governo estone, e in particolare quella giudiziaria che collega il ministero della Giustizia, i tribunali, i procuratori, le prigioni, le forze di polizia. «La stessa sentenza di una corte è trasmessa per posta elettronica a tutte le parti», dice con malcelato orgoglio Kätlin Kattai, una dirigente del RIK che ieri ha fatto una presentazione ai ministri europei.

“Secondo i dati estoni, la durata di un procedimento civile su due gradi di giudizio è calata da 300 giorni nel 2007, a meno di 100 giorni nel 2016”

 

Secondo i dati estoni, la durata di un procedimento civile su due gradi di giudizio è calata da 300 giorni nel 2007, a meno di 100 giorni nel 2016. In campo penale, dove per legge la carta ancora assicura la legalità di un atto, la durata di un iter giudiziario è scesa in dieci anni da 650 giorni a meno di 200. L'Estonia - dove i poliziotti in pattuglia hanno accesso a una banca dati su tutti i cittadini estoni - ha dato fin dal 2002 alla versione online della sua Gazzetta Ufficiale lo stesso valore legale della versione su carta.

Le statistiche estoni fanno impallidire se messe a confronto con quelle italiane. I paesi sono molto diversi tra loro, fosse solo per il numero di abitanti (in Estonia se ne contano appena 1,3 milioni). Eppure, secondo l'ultimo rapporto della Commissione europea, in Italia sono necessari poco meno di 400 giorni per risolvere in primo grado un caso civile, commerciale o amministrativo. Da tempo, la lentezza del settore giudiziario è ritenuta dall'esecutivo comunitario una palla al piede per l'Italia.

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