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Cio, Olimpiadi 2024 e 2028 a Parigi e Los Angeles

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niente più chance per roma

Cio, Olimpiadi 2024 e 2028 a Parigi e Los Angeles

Le Olimpiadi del 2024 e del 2028 saranno assegnate a Parigi e Los Angeles in unica sessione, e probabilmente con questo ordine: il Cio ha infatti votato all'unanimità la delibera del suo Esecutivo che prevede una doppia assegnazione il prossimo 13 settembre a Lima. Le due città candidate dovranno trovare un'intesa sull'ordine temporale, altrimenti il Cio tornerà all'assegnazione della sola edizione 2024. Los Angeles si è però già detta interessata ai Giochi del 2028. Erano rimaste solo due città, Parigi e Los Angeles, dopo il “no” di Amburgo via referendum, il ritiro di Roma per volontà della sindaca Virginia Raggi, e infine lo stop di Budapest.

«Si sapeva, i rumors erano chiari. A questo punto è naturale una sospensione delle ipotesi di candidatura per l'Italia». È il commento di Giovanni Malagò,
presidente del Coni, alla notizia che il Cio ha deciso per la doppia assegnazione delle Olimpiadi 2024 e 2028 a Parigi e Los Angeles. «Ne prendiamo atto. È una dimostrazione che il Cio vuole premiare chi è stato coerente e serio: è una riflessione che va tenuta a mente» ha aggiunto Malagò a margine della
cerimonia di consegna dei diplomi dei master di management olimpico della Scuola dello Sporto del Coni. Dal palco, il presidente Coni aveva annunciato qualche minuto prima di aver ricevuto la notizia da Losanna, ribadendo che Roma 2024 «è stata un'occasione persa» ma anche il suo «ottimismo».

Italia fuori per ora
Milano non si potrà candidare per il 2028, come auspicato da Sala e Maroni;
Napoli per il 2032 - il ballon d'essai lanciato da Renzi e colto dalle autorità locali - è un' ipotesi troppo lontana perché se ne possa parlare ora: la nuova assegnazione si farà nel 2025, otto anni sono un'eternità tanto per lo sport, quanto per la politica. Semmai, come ha sottolineato il presidente Coni alcune settimane fa, la doppia assegnazione del Cio avrebbe aperto le porte a una candidatura di Milano ai Giochi invernali. Sempre che il Comitato olimpico accetti di cambiare le regole, spazzando via l'incompatibilità con Milano sede dell'assemblea Cio, che sarà votata il 13 settembre a Lima.

Quel giorno, il Coni ci sarà, e assisterà con rammarico all'accordo tra Anne Hidalgo e Eric Garcetti, i sindaci delle due città vincitrici che oggi sono saliti sul palco di Losanna per farsi alzare da Bach le mani in segno di successo. Pochi minuti prima, l'assemblea straordinaria del Comitato olimpico internazionale aveva votato all'unanimità la risoluzione dell'esecutivo: le due città dovranno ora mettersi d'accordo sull'ordine temporale dell'assegnazione, di fronte al Cio, e se non si troverà un'intesa a Lima si tornerà alla vecchia usanza di votare una città per un'Olimpiade. Ma Hidalgo, che si era presentata al Cio con un video di sostegno di Macron, e Garcetti hanno già dichiarato tutta la loro amicizia. «Non vediamo l'ora di lavorare insieme», le parole di Garcetti. Parigi è favorita per il 2024, Los Angeles per la sua terza edizione dei Giochi, dopo quelle del '32 e dell'84, ha già fatto filtrare di essere disponibile ad aspettare fino al 2028. Quando tra l'altro al miliardo e settecento milioni di finanziamento Cio per le città se ne dovrebbero aggiungere un altro paio di centinaia.

«Lavoriamo sodo per le Olimpiadi negli Stati Uniti, a Los Angeles. Restate collegati», ha twittato da Whasington il presidente Trump.
Da parte sua, il Cio si assicura così una stabilità insperata, in tempi di ritiri, con due città che rappresentano una garanzia. Rispolverando un'antica furbizia di De Coubertin, che a inizio secolo assegnò a Parigi i Giochi del '24 ed Amsterdam quelli del '28, tenendo buona Los Angeles con la promessa del '32. Più o meno come oggi.

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