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La Grecia torna ad emettere obbligazioni dopo tre anni di esilio dai mercati

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La Grecia torna ad emettere obbligazioni dopo tre anni di esilio dai mercati

Il premier greco Alexis Tsipras con l’Alto il commissario Ue     per la politica estera Federica Mogherini
Il premier greco Alexis Tsipras con l’Alto il commissario Ue per la politica estera Federica Mogherini

Atene tornerà sul mercato dei capitali emettendo delle obbligazioni domani: la prima operazione di questo genere dal 2014 quando al governo non c’era il radicale di sinistra Alexis Tsipras ma il conservatore Antonis Samaras. «L'offerta dovrebbe essere lanciata domani, secondo le condizioni del mercato, con un regolamento previsto il primo agosto» ha informato il ministero delle Finanze.

Nel suo primo tentativo di tornare al mercato obbligazionario dopo tre anni di assenza e l’introduzione sui conti correnti dei controlli sui capitali in seguito alla sua crisi del debito, la Grecia ha invitato i titolari dei suoi prestiti obbligazionari che oggi viaggiano al 4,75 di rendimento con scadenza al 2019 di consegnarli e usarli con un concambio per acquistare altri bond a cinque anni.

La Grecia ultimamente ha fatto due emissioni nel 2014, un anno prima che giungesse al potere il primo ministro Alexis Tsipras. Successivamente Tsipras ha firmato dopo un duro braccio di ferro con la troika (Ue, Bce e Fmi), un nuovo salvataggio, il terzo dal 2010. Il mese scorso il paese ha concluso una seconda revisione del piano di salvataggio e i suoi finanziatori hanno sborsato una tranche di aiuti e promesso qualche alleggerimento del debito (debt relief) che viaggia al 179% del Pil al termine del piano che si concluderà nel 2018. La Grecia ha dichiarato di aver dato mandato alla francese Bnp Paribas, alle tre americane Citigroup Global Markets, Goldman Sachs e Merrill Lynch, alla tedesca Deutsche Bank e all’inglese Hsbc di gestire l’operazione di collocamento.

Il prezzo da pagare per le obbligazioni potrebbe attestarsi al 102,6 per cento del valore nominale di ogni bond. «Il concambio e l’asta è subordinata al fatto che i nuovi bond offrano un importo, prezzi e condizioni soddisfacenti per la Repubblica”, ha dichiarato il governo greco in una nota come è consuetudine in questi casi.

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