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L’appello delle Università inglesi a May: diritti automatici ai cittadini e studenti Ue

Università di Oxford (Olycom)
Università di Oxford (Olycom)

Le blasonate università britanniche generano un business annuo di 73 miliardi di sterline e sono convinte che l’approccio duro di Theresa May alla Brexit si tradurrà in un colpo gravissimo al settore “education”. Per questo, rivela l’Indipendent, il Russell Group - che raggruppa 24 università tra le quali Oxford, Cambridge, London School of Economics, King’s e Imperial College, ed Edimburgo - ha stilato 10 richieste alla premier. In sostanza chiedono a May di rinunciare al complicato e incerto sistema che imporrebbe a ogni cittadino della Ue di presentare una domanda per rimanere e di garantire invece a tutti gli attuali residenti permamenti il diritto di restare .

Chiedono anche che agli studenti della Ue che inizieranno i corsi nel 2017/2018 e nel 2018/2019 sia concessa l’opportunità di restare per cinque anni al fine di ottenere il cosiddetto “settled status” e che venga data più chiarezza sui diritti delle famiglie e dei ragazzi.

Nelle università associate al Russell Group sono circa 25mila gli insegnanti e ricercatori provenienti da altri Paesi europei. L’inquietudine per il futuro ha già provocato un mini-esodo: l’anno scorso 1.300 accademici hanno lasciato la Gran Bretagna confermando il timore di un a fuga di cervelli dal redditizio settore dell’istruzione universitaria. Il 39% dello staff di docenti e assistenti e il 34% degli studenti negli istituti del Gruppo non è di nazionalità britannica e i 24 prestigiosi istituti producono, con l’indotto, 300mila posti di lavoro. L’anno scorso in queste università studiavano 609mila giovani.

Le università sono inoltre preoccupate dalla restrizione contenuta nei piani del Governo secondo cui un cittadino straniero può essere privato del “settled status”  qualora lasci il Paese per due anni. E chiedono un’eccezione per studenti e accademici che vadano all’estero per studi e ricerche.

Di fronte alla critiche del Russell Group l’opposizione Labour ha colto l’occasione per attaccare il Governo: «Le nostre università sono una delle industrie di maggior successo e in crescita più veloce. La mancanza di certezza sui diritti sta danneggiando l’economia e il sistema dell’istruzione».

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