Le vittime italiane dell’attentato di ieri, a Barcellona, hanno un nome: Bruno Gulotta (35 anni) e Luca Russo (25). Entrambi lavoravano in Italia ed erano in vacanza nella città catalana con le rispettive compagne. Gulotta lascia due bambini, presenti con la madre al momento della strage.
Bruno, la morte annunciata dai colleghi
Prima ancora delle conferme ufficiali, l'annuncio della morte di Bruno Gulotta era arrivato dal sito della testata dove lavorava: Tom's Hardware Italia, l'edizione nazionale del celebre magazine online di tecnologie.
Gulotta, 35enne di Legnano, era nello staff come responsabile marketing e vendite. Il country manager italiano, Roberto Buonanno, ha anticipato quello che sarebbe stato ufficializzato di lì a breve: «Il collega e amico Bruno Gulotta è stato travolto e ucciso da un infame terrorista nel cuore di Barcellona. Era lì in ferie, insieme con la sua compagna e con i due figli». A rivelare la notizia ai colleghi è stata Martina, compagna di Gulotta e madre dei due figli appena lasciati dal padre. A quanto si è appreso in mattinata, c’è una seconda vittima di nazionalità italiana.
Dall’informatica alle vendite. Il suo manager: «Una colonna portante per l’azienda»
A quanto si apprende dal suo profilo LinkedIn, Gulotta si era formato in ambito tecnico-scientifico prima di concentrarsi sul settore delle vendite, con una particolare attenzione al mondo del marketing digitale e dei trend più innovativi. Dopo la maturità scientifica e gli studi al Politecnico di Milano in ingegneria informatica è iniziata la carriera che lo ha portato in Tom's Hardware, dove ricopriva la carica di sales&marketing manager per l'Italia. Nel suo ricordo, Buonanno ha spiegato che «Bruno era un punto di riferimento per tutti quelli che lo hanno conosciuto. Per noi di Tom's Hardware era una colonna portante. Chiunque entrava in contatto con lui, che si trattasse di clienti, fornitori o star del web, restava colpito dalla sua gentilezza e dalla sua professionalità».
Il manager parla anche della sua evoluzione professionale, dal background più tecnico alla scelta di specializzarsi sul ramo delle vendite: «Aveva una fame insaziabile di conoscenza ed era un vero smanettone, uno di noi – aggiunge - anche se poi aveva deciso dedicarsi a tempo pieno al marketing e alle vendite, di cui era diventato responsabile. E in quel ruolo non ho mai conosciuto una persona più capace». Il portale è listato a lutto con un drappello nero.
Luca Russo, l’ingegnere elettronico con la passione del volontariato
La seconda vittima si chiama Luca Russo, 25 anni, originario di Bassano del Grappa (Vicenza). Si era diplomato al Liceo Brocchi nella città natale, per poi laurearsi in ingegneria elettronica all’Università di Padova. Russo era in vacanza con la fidanzata, Marta Scamazzon, rimasta a sua volta ferita nell’attentato (ha un piede e un gomito fratturati). A quanto si è appreso, Russo lavorava in un’azienda padovana (la Fral) e prestava servizio di volontario alla Croce Verde insieme alla compagna. La sorella di Luca, Chiara, ha lanciato un appello su Facebook poco dopo la notizia dei fatti di Barcellona: «Aiutatemi a riportarlo a casa».
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