
Angela Merkel è in piena campagna elettorale, in Germania si vota il 24 settembre, le elezioni federali sono un test per il Paese e l’Europa. La cancelliera al potere dal 2005 corre per il quarto mandato, se fra un mese vince può diventare il politico più longevo alla guida del paese riunito dopo la Guerra Fredda, potrebbe infatti superare i 16 anni consecutivi al potere del suo mentore nonché padre della Germania unita, Helmut Kohl.
Oggi Frau Merkel che ha sorpreso non poco durante una campagna elettorale che comunque la vede avanti rispetto all’avversario della Spd Martin Schulz se la prende per il dieselgate, lo scandalo per le emissioni scoppiato quasi due anni fa in cui è rimasta pesantemente coinvolta l’industria dell’auto, e lancia un monito: sarebbe meglio procedere «in modo più razionale» quando si pagano bonus milionari ai manager dell'auto dell'industria tedesca compromessi con quello scandalo.
Si legge sulla Bild online l’affermazione di Merkel: «Non trovo giusto che possibili bonus milionari vengano pagati a manager che hanno una corresponsabilità per le manipolazioni dei valori delle emissioni». «In alcuni consigli di sorveglianza siedono anche rappresentanti dei sindacati - dice -. Credo si dovrebbe procedere con più sensibilità rispetto a quanto avvenuto nel passato».
Parlando al tabloid 'Bild Zeitung' in occasione di un forum organizzato con i lettori del giornale, Merkel ha ribadito che «è necessario ripristinare la fiducia nel diesel», offuscata dallo scandolo Dieselgate sulle emissioni manipolate, «per limitare «la perdita di valore» delle vetture coinvolte.
I costruttori «hanno commesso grandi errori, di cui alcuni con rilevanza penale e altri «per trovare scappatoie» nei test antinquinamento, ha aggiunto Merkel, che ha rilevato: «noi vogliamo un'industria forte e bisogno quindi trovare un mix ragionevole» considerando le misure imposte al comparto, che è strategico per il Paese con 800mila addetti. Merkel, che ha anche comunicato che parteciperà al secondo vertice sul diesel in Germania, mentre ha sostenuto di essere contraria al divieto di circolazione delle vetture diesel.
Negli ultimi mesi Merkel ha centrato la sua campagna sui temi interni, dopo quel boccale di birra alla fine del G7 di Taormina a maggio che sembrava un addio alla collaborazione con la Casa Bianca di Donald Trump. Qualche giorno fa Le Monde ha definito «tranquilla» e «senza passione» la corsa della cancelliera a una riconferma che secondo i sondaggi è scontata.
© Riproduzione riservata