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New York vuole rimuovere la statua di Colombo. Scoppia la protesta

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New York vuole rimuovere la statua di Colombo. Scoppia la protesta

Credit: Leonardo Magni
Credit: Leonardo Magni

Una bandiera italoamericana per dire “no” alla proposta della presidente del consiglio comunale della città di New York, Melissa Mark-Viverito, di eliminare la statua di Cristoforo Colombo da Columbus Circle.

A esporla, davanti a giornalisti e curiosi, è stato un cittadino italoamericano intenzionato a difendere il navigatore genovese. La protesta pacifica è stata messa in atto ieri, nei pressi del City Hall, il municipio di New York dove l’italoamericano avrebbe voluto entrare avvolto nella sua bandiera a stelle e strisce unita al tricolore. Gli addetti alla sicurezza gli hanno, però, impedito l’accesso all’edificio.

Secondo il manifestante l’idea di eliminare la statua di Colombo è sbagliata. Dal canto suo, invece, la presidente Melissa Mark-Viverito ha motivato la proposta spiegando che «nei Caraibi si sta discutendo del fatto che non dovrebbero esistere monumenti dedicati a Cristoforo Colombo» e aggiungendo che la sua scoperta del continente americano ha significato «l’oppressione per la popolazione nativa».

Credit: Leonardo Magni

Al contrario Secondo Libby O’Connell, storica emerita per History Channel ed esperta di storia americana, la statua di Colombo non dovrebbe essere tirata giù. «Non è un santo - ha spiegato la studiosa - ma non del tutto un cattivo. Ha avuto il merito di contribuire alla scoperta da parte degli europei del nord e del sud dell’America».

Il monumento a Cristoforo Colombo è uno dei più significativi della Grande Mela. La statua sorge a Columbus Circle, davanti all’ingresso principale di Central Park, sulla 59esima strada. Il monumento è stato eretto nel 1892 in occasione del 400esimo anniversario della scoperta dell’America.

La commissione nominata dal sindaco Bill de Blasio avrà adesso 90 giorni di tempo per esaminare le statue e i monumenti della città che possono istigare all’odio, alla divisione o al razzismo e all’antisemitismo (tra cui quella di Colombo).

La statua di New York non è l’unica sotto attacco: a Baltimora, in Maryland, un monumento di Colombo è stato distrutto a martellate. A Detroit, in Michigan, alcuni manifestanti hanno avvolto il monumento di Colombo in un drappo nero. A Houston, in Texas, la statua donata alla città dalla comunità italoamericana nel 1992 è stata imbrattata di vernice rossa. A Oberlin, in Ohio, il consiglio comunale ha approvato una risoluzione che abolisce il Columbus Day, sostituendolo con l’Indigenous People Day, la festa delle popolazioni indigene.

Ma oltre a Cristoforo Colombo, un altro italiano famoso potrebbe essere preso di mira nella guerra ai simboli razzisti in corso negli Stati Uniti. Un gruppo di manifestanti si è riunito a Chicago per chiedere la rimozione della colonna intitolata a Italo Balbo. Il monumento era stato donato alla città da Benito Mussolini nel 1934 per celebrare la trasvolata dell’aviatore italiano da Roma verso l’Illinois. La statua si trova a Burnham Park e reca la scritta: «L’Italia fascista con il patrocinio di Benito Mussolini presenta a Chicago la commemorazione di un volo di Balbo nell’undicesimo anno del regime».

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