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Nord Corea, test di bomba a idrogeno: terremoto di magnitudo 6.3

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tensione

Nord Corea, test di bomba a idrogeno: terremoto di magnitudo 6.3

  • –Dal nostro corrispondente a Tokyo
(Foto Ap)
(Foto Ap)

La Corea del Nord ha effettuato oggi il suo sesto test atomico, facendo detonare una bomba all'idrogeno di potenza che ha definito “senza precedenti” e in grado di esser montata su missili balistici intercontinentali. Lo hanno confermato con toni trionfalistici per il “successo completo” dell'esperimento i media del regime, dopo che già fonti militari americane e sudcoreane avevano rilevato nel nord-est del Paese un terremoto di magnitudo 6.3 artificialmente generato poco dopo le 12.30 ora di Seul e Tokyo. Fonti sudcoreane hanno indicato che si è trattato di un test 11 volte più potente di quello del gennaio dello scorso anno e sei volte più potente di quello del settembre dell'anno scorso Talmente potente da generare un secondo terremoto un minuto dopo. Non tutti i dubbi sono peraltro dissipati sul fatto che si sia trattato di una vera bomba all'idrogeno e non di una “normale” atomica, sia pure potenziata.

Già poche ore prima Pyongyang ha affermato di essere riuscita a miniaturizzare una testata nucleare di altissimo potenziale distruttivo in modo da poterla montare su un missile balistico. I media del regime hanno anche rilasciato una foto del leader Kim Jong Un davanti a quella che è stata definita come una nuova bomba all'idrogeno in grado di poter esser fatta esplodere anche a grandi altitudini. “Tutti i componenti della Bomba H sono stati realizzati da noi”, ha dichiarato Kim, aggiungendo che ora il Paese è in grado di produrre tutte le potenti armi atomiche che vuole. Impossibile la verifica immediata della veridicità dell'asserzione sulle capacità di miniaturizzazione già raggiunte, ma certo anche i più' scettici riconoscono che ormai si tratterebbe solo di una questione di tempo.

Dopo il lancio di missili balistici intercontinentali a luglio e il lancio di martedì' scorso che è passato sopra lo spazio aereo giapponese, con l'ancora più' grave nuovo test atomico proibito dalle Nazioni Unite il dittatore Kim mostra dunque di voler accelerare la sua sfida alla comunità' internazionale e di non spaventarsi per le minacce di fuoco e furia senza precedenti effettuate del presidente americano Donald Trump. Proprio oggi a Tokyo erano programmate prove di training di emergenza a simulazione di un attacco nucleare presso alcuni dei principali siti governativi. Il governo nipponico ha già chiesto la convocazione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

Quello di oggi è il primo test nucleare nordcoreano effettuato durante la presidenza Trump, che si trova ora a gestire la prima gravissima crisi internazionale del suo mandato. Il precedente test era stato effettuato quasi un anno fa, il 9 settembre 2016, in occasione del 68esimo anniversario della fondazione della Nazione, e aveva provocato un sisma di magnitudo 5.3 (il terremoto più' forte fino a quello di oggi).

La condanna della Farnesina
“L'Italia esprime la più risoluta e inequivocabile condanna per il test nucleare effettuato stanotte dalla Repubblica Democratica Popolare di Corea, che rappresenta l'ennesima chiara violazione di molteplici Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”. Lo ha affermato il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano. L'Italia manifesta la propria solidarietà ai Paesi della Regione per le conseguenze del comportamento irresponsabile di Pyongyang”, ha aggiunto. “L'avanzamento del programma nucleare e missilistico nordcoreano rappresenta una seria e crescente minaccia al regime di non proliferazione globale, nonché alla pace e alla sicurezza internazionali. La Repubblica Democratica Popolare di Corea e' l'unico Paese ad avere violato nel XXI secolo la moratoria internazionale sui test nucleari. Il sesto test nucleare svolto da Pyongyang pone in luce una volta di piu' la necessita' di un'urgente entrata in vigore del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari”, ha chiarito il ministro Alfano.

“La Repubblica Democratica Popolare di Corea deve immediatamente abbandonare lo sviluppo del proprio programma nucleare e missilistico e desistere dal crescente percorso di autoisolamento e di sfida alla comunita' internazionale. L'Italia continuerà a fare la sua parte per una risposta ferma e coesa di quest'ultima”. Così ha concluso il titolare della Farnesina.

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