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Trump sconfessa Tillerson sui contatti con Pyongyang

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tensioni con la corea del nord

Trump sconfessa Tillerson sui contatti con Pyongyang

TOKYO - Ancora una volta i tweet umorali e minacciosi di Donald Trump entrano sulla scena diplomatica destando sconcerto nel mondo e segnalando approcci diversi tra il presidente e il segretario di Stato. Il capo della diplomazia statunitense, Rex Tillerson, aveva sabato scorso per la prima volta, nel corso di una visita a Pechino, ammesso che gli Stati Uniti hanno due o tre canali di contatto e comunicazione con la Corea del Nord e che in una situazione surriscaldata sta cercando di ridurre un po' la temperatura.

E Trump ha twittato di aver detto a Tillerson, pur definendolo come “il nostro meraviglioso segretario di Stato”, che sta perdendo tempo a cercare di negoziare con Little Rocket Man ossia con Kim Jong Un. “Risparmia energie, Rex: faremo quello che deve essere fatto”. In seguito Trump ha aggiunto in un altro tweet che lui non fallirà con Pyongyang come hanno fatto i suoi predecessori Bush, Clinton e Obama.

Ammettendo pure che questa sia una strategia, si tratterebbe di quella classica del poliziotto buono e del poliziotto cattivo, dell'alternare schiaffoni a qualche lusinga, che un po' tutti gli esperti ritengono pericolosa, confusa e controproducente nel caso della Corea del Nord: continuare a minacciare Kim di attacco militare, di morte e di cambiamento di regime sembra il modo più sicuro per indurre il leader nordcoreano ad accelerare i suoi programmi missilistici e nucleari.

Secondo alcune indicazioni, in effetti la Corea del Nord starebbe preparando una nuova provocazione, probabilmente intorno al 10 ottobre, anniversario della fondazione del partito. Sarà anche il giorno dell'inizio della campagna elettorale in Giappone, per il voto anticipato convocato dal premier Shinzo Abe anche per farsi confermare una linea dura nei confronti di Pyongyang.
Quella che appare come una sconfessione pubblica del segretario di Stato - sia pure temperata da un complimento e da toni incongruamente paternalistici - ha poi il risultato di delegittimare Tillerson agli occhi dei cinesi (e del mondo intero).

“Il nostro meraviglioso segretario di Stato sta perdendo tempo a cercare di negoziare con Little Rocket Man. Risparmia energie, Rex: faremo quello che deve essere fatto”

Donald J. Trump al suo Segretario di Stato 

Proprio a Pechino, secondo indiscrezioni, sarebbe stato attivato di recente uno dei canali di contatto tra nordcoreani e americani (gli altri sarebbero a Oslo e forse a Singapore). L'amministrazione Trump, insomma, viola le regole-base della diplomazia, secondo cui è essenziale che un governo mantenga pubblicamente una chiara unità di intenti nel corso di ogni sforzo negoziale. Il presidente del Council of Foreign Relations, Richard Hass, ha commentato in modo duro: “La diplomazia non è un favore che si dispensa, ma uno strumento essenziale di sicurezza nazionale per noi stessi”, aggiungendo che a questo punto il segretario di Stato dovrebbe dimettersi.

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