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Flynt contro Trump: dal «re del porno» 10 milioni $ a chi aiuta l’impeachment

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Il re del porno Larry Flynt contro Donald Trump. L'editore della rivista Hustler, la rivista erotica più famosa del mondo insieme a Playboy e Penthouse, ha
comprato una intera pagina del Washington Post offrendo 10 milioni di dollari in contanti a chiunque fornisca informazioni utili all'impeachment del presidente americano.

Per Flynt - si legge nell'annuncio - il tycoon «dopo nove mesi in carica Trump ha dato prova di essere pericolosamente inadatto a governare». Già nel corso della campagna elettorale l’inventore di Hustler aveva mostrato concretamente la sua opposizione a Trump mettendo però sul piatto una cifra di gran lunga inferiore, “solo” un milione di dollari. L’editore precisa che l’offerta di ricompensa è concreta e reale: «Sono convinto che sia mio dovere patriottico, e dovere di tutti gli americani, bloccare Trump prima che sia troppo tardi».

Flynt elenca sei potenziali accuse che potrebbero costituire la base per l’impeachment, dal sospetto di collusione con «una potenza straniera ostile per manipolare le elezioni americane» fino all’«incitamento a un violento conflitto civile».

«Nelle dichiarazioni fiscali di Trump o in altri documenti - si legge nella pagina pubblicitaria - ci potrebbe essere la pistola fumante contro di lui. Trump ha dimostrato di essere inadatto a gestire la prima potenza mondiale come il nostro Paese». E ancora: «L'impeachment può essere un affare sporco ma l'alternativa di altri tre anni di presidenza Trump è peggiore, potrebbe scatenare una guerra nucleare».

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