Mondo

Vivere l’Ottobre con un «clic»

  • Abbonati
  • Accedi
la rivoluzione multimediale

Vivere l’Ottobre con un «clic»

La rivoluzione all’epoca di twitter. Una delle iniziative più interessanti, in questo anno di rievocazioni degli eventi che condussero alla caduta dell’impero zarista e poi alla nascita dell’Urss, è “Project 1917”: i social network hanno fatto irruzione nel passato, per condividerlo.

L’idea, del giornalista e scrittore Mikhail Zygar, è stata ripercorrere quegli eventi, giorno dopo giorno, dal novembre 2016 al gennaio 2018, come se avessero potuto trovare spazio in una moderna piattaforma online. Come se i personaggi storici avessero chattato per tutto l’anno sui media: aprendo così a ogni punto di vista, gli autori - un team di decine di storici, giornalisti e professionisti del web - hanno pubblicato lettere, documenti e diari (autentici) di politici, scrittori, artisti e gente comune, presentandoli come continui aggiornamenti, arrivi e partenze, scambi di commenti. In inglese e in russo.

“Abbiamo voluto usare i social media non come servizio,ma come generatori d’arte”

Mikhail Zygar, giornalista e scrittore 

In Project 1917 ci sono così followers e post, notifiche e likes, attraverso cui rivivono episodi come la scivolata della granduchessa Maria al ballo o come l’abdicazione dello zar Nicola II. Ci sono Stalin o Marina Cvetaeva o Somerset Maugham a dire la loro, Rasputin che risponde alle domande online, le fabbriche e il fronte, video e mappe. E il 1917 diventa una corona di storie che via via scivolano verso il dramma finale.

«Lo scopo del progetto - spiega Zygar - è stato usare i social media non come servizio ma come generatori di arte. Rivoluzionare i metodi di apprendimento e insegnamento della storia. Lo consideriamo un “educa-mento”, un mix di istruzione e intrattenimento mirato a un pubblico molto più vasto. Puoi seguirlo come se fosse una serie tv, aspettando ogni giorno che accada qualcosa di nuovo e interessante ai tuoi nuovi amici che sono vissuti cent’anni fa. Il 1917 è stato il picco più alto della cultura e della società civile russa. Il momento migliore e più tragico della storia russa».

© Riproduzione riservata