S&P's ha annunciato il “default parziale” sul debito del Venezuela a fronte dell'incapacità del paese di rimborsare 200 milioni di dollari. La decisione è stata presa ieri dopo un'attesa di 30 giorni sul pagamento di due obbligazioni.
L'annuncio arriva qualche ora dopo la riunione a Caracas dei creditori internazionali che hanno tentato di rinegoziare il debito del paese ed evitare il default. La riunione di appena 25 minuti si è chiusa senza accordo, anche se i creditori si vedranno di nuovo a breve. Al vertice hanno partecipato poco meno di 100 creditori.
La tensione è ormai fuori controllo tra il governo e i mercati finanziari internazionali che scommettono su un default di Caracas. Peraltro, la gravità della crisi interna venezuelana è fuori discussione: l'inflazione, oscilla, a seconda delle rilevazioni, tra il 700% e il 1100% annuo. E il Pil è in caduta libera da molti anni, con una vera e propria crisi alimentare in corso.
In giornata, l'agenzia di rating Fitch ha inoltre dichiarato la compagnia petrolifera pubblica venezuelana Petroleos de Venezuelan (Pdvsa) in “default restrittivo” (Rd), a causa del ritardo nei pagamenti dei bond in scadenza al 27
ottobre e 2 novembre scorsi. Lo ha annunciato la stessa Fitch in un comunicato ripreso dalla stampa di Caracas.
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