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Sanità: colmare il gap pubblico-privato

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i punti dell’intesa

Sanità: colmare il gap pubblico-privato

Il leader socialdemocratico Martin Schulz con la cancelliera Angela Merkel
Il leader socialdemocratico Martin Schulz con la cancelliera Angela Merkel

La riforma del sistema sanitario è stata una delle cause principali del prolungamento dei negoziati per la formazione del nuovo governo di Grande Coalizione. Per poter vendere meglio alla propria base l’accordo la Spd proponeva una profonda revisione dell’assistenza nazionale, attualmente basata su due pilastri: quello pubblico, prevalente, e quello privato. L’idea di Martin Schulz era avere “un’assicurazione del cittadino” universale che garantisse a tutti i tedeschi lo stesso trattamento. In realtà, secondo i primi e parziali elementi dell’accordo, sembra che la Grande Coalizione non si sia spinta così in avanti e la strada della revisione, più che della riforma, si preannuncia lunga. Sarà infatti nominata una commissione ad hoc che avrà il compito di studiare la fattibilità di un sistema tariffario comune per arrivare a un trattamento più equo. In base all’attuale schema duale un medico può chiedere a chi dispone di un’assicurazione privata onorari di due volte e mezzo superiori a quelli standard del servizio nazionale per la stessa tipologia di trattamento. Oggi a beneficiare delle assicurazioni sanitarie private è soltanto il 10% della popolazione tedesca, con premi versati annualmente pari a 37 miliardi di euro. Nelle intenzioni originarie della Spd tutti i medici avrebbero dovuto ricevere lo stesso onorario per lo stesso trattamento. Ancora ieri non era chiaro quanto di questo impianto fosse stato conservato: l’industria assicurativa privata nei giorni scorsi avvertiva dei possibili contraccolpi per il settore poiché i medici ottengono il 25% dei loro ricavi proprio da quel 10% di popolazione che ha sottoscritto polizze di assistenza privata. Per assicurarsi privatamente un lavoratore dipendente deve avere un reddito lordo annuo superiore a 56.250 euro.

Il restante 90% dei tedeschi è invece assicurato presso le casse mutue pubbliche (Krankenkassen). I contributi fissi si aggirano attorno al 15-16% del reddito lordo al quale va aggiunto uno 0,4-1,4% di contributo variabile. In caso di lavoratori dipendenti, il datore di lavoro è tenuto a coprire il 50% di tali costi. Oltre alla classica assicurazione malattia (Krankenversicherung) esiste un’altra tipologia (Pfleversicherung) che copre l’utente che va incontro al rischio di non autosufficienza.

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