Mondo

Usa, raggiunto al Congresso accordo di due anni sul budget

  • Abbonati
  • Accedi
aumenti di spesa per 300 miliardi

Usa, raggiunto al Congresso accordo di due anni sul budget

NEW YORK - Emerge un accordo biennale sul budget dal Congresso americano che eviti nuove ravvicinate crisi sul finanziamento del governo federale e minacce di “shutdown”, di chiusure parziali, ancora evocate dal Presidente Donald Trump.

Il compromesso, che ha preso forma in Senato, prevede nuovi fondi per centinaia di miliardi di dollari - circa 300 miliardi in totale per l'esattezza - sia alla Difesa che per le spese sociali. Una nuova scadenza di fondi temporanei per l’amministrazione federale era in arrivo giovedì notte, al termine di ripetute misure temporanee che dallo scorso settembre hanno tenuto aperto il governo in assenza di un vero budget.

I due protagonisti dell’intesa sono stati il leader repubblicano Mitch McConnell e quello democratico Chuck Schumer. Incluso nei termini è anche un innalzamento del tetto di indebitamento federale. La Camera dovrebbe a sua volta approvare rapidamente il budget messo a punto, nonostante rimostranze delle correnti più conservatrici, per presentarlo rapidamente alla Casa Bianca.

L'aumento di spesa rischia di aggravare ancora il deficit e debito, già atteso in crescita di 1.500 miliardi nei prossimi dieci anni per la riforma delle tasse, ma la preoccupazione non dovrebbe far deragliare il compromesso.

Sulla spesa militare, l’accordo di budget prevede aumenti rispetto ai limiti attualmente in vigore pari a 80 miliardi quest'anno e 85 miliardi l'anno prossimo. La spesa sociale salirà di 63 miliardi nel 2018 e di 68 miliardi nel 2019. Venti miliardi dell’incremento nel fondi domestici saranno destinati a progetti di nuove infrastrutture. Altri sei miliardi per la crisi degli oppiacei, 5,8 miliardi all’assistenza all’infanzia e 4 miliardi per la cure ai veterani di guerra. Un programma sanitario per i bambini poveri viene esteso di altri quattro anni, portando i suoi finanziamenti a un totale di dieci anni. Previsti sono anche nuovi aiuti a Portorico devastato da uragani. Non sono invece previsti drastici tagli agli atti all'estero come a programmi domestici quali la protezione ambientale e la ricerca medica inizialmente chiesti da Trump.

Non tutti i problemi scottanti sono tuttavia risolti. Ancora da venire è un accordo sull’immigrazione, tema tenuto separato: i Dreamers, i clandestini arrivati nel Paese da bambini, cominceranno a perdere le loro protezioni legali dal 5 marzo, come risultato di un ordine di Donald Trump che le ha annullate. Senza soluzioni legislative, forse mille Dreamers al giorno sarebbero a rischio di espulsione. Un'altra polemica potrebbe riguardare il Pentagono: è venuto alla luce che Trump ha ordinato di preparare una grande parata militare americana, dopo essere rimasto impressionato da quella francese di cui è stato ospite nel giorno dell'anniversario della presa della Bastiglia. I democratici hanno denunciato l’idea come un irresponsabile spreco di risorse.

© Riproduzione riservata