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May: nessun ripensamento su Brexit, lasceremo l’unione doganale

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il discorso della premier britannica

May: nessun ripensamento su Brexit, lasceremo l’unione doganale

Epa
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Nessun ripensamento su Brexit e nessuna possibilità di un secondo referendum: nel suo atteso discorso di oggi sui rapporti futuri tra Gran Bretagna e Unione Europea, Theresa May ha affermato che la strada verso l’uscita dalla Ue è una via senza ritorno.

Nel discorso dal titolo “La nuova partnership futura” , la premier britannica ha espresso la volontà della Gran Bretagna a continuare ad avere rapporti stretti e cordiali con Bruxelles anche dopo l’uscita dalla Ue, ma senza scendere a troppi compromessi. La priorità per la May è garantire agli elettori quella “indipendenza” per la quale avevano votato nel referendum del giugno 2016.

Londra vuole “l'accordo commerciale più ampio e più profondo” che sia mai esistito con la Ue, ma deve essere un accordo su misura: “Nessuna delle intese esistenti potrebbe funzionare”, ha detto la premier, escludendo quindi le ipotesi Canada o Norvegia. Un'intesa ad hoc per la Gran Bretagna è raggiungibile, secondo la May, “perché è nell'interesse sia nostro che della Ue e perché abbiamo un punto di partenza unico, con le stesse leggi e le stesse regole.”

La May ha ribadito che dopo il periodo di transizione la Gran Bretagna uscirà dall'unione doganale, perché continuare a farne parte sarebbe incompatibile con la ritrovata “indipendenza” . L'alternativa proposta dalla premier è quella di una partnership doganale e di una serie di intese settoriali da negoziare per evitare l’imposizione di dazi o blocchi alle frontiere. Su settori come i servizi finanziari o la pesca Londra vuole distanziarsi dalla Ue, mentre su altri come farmaci, aerospaziale e prodotti chimici è disposta a restare allineata alle regole in vigore nell'Unione.

Prendendo una posizione netta che sarà gradita all'ala oltranzista del suo partito, la May ha dichiarato che la Corte di Giustizia Ue non potrà essere l'arbitro di ultima istanza delle dispute future perchè rispettare la sovranità britannica significa rispettare l'ordine legale britannico. La giurisdizione della Corte non potrà quindi essere mantenuta in alcun accordo futuro con la Ue.

Londra e la Ue stanno per raggiungere un accordo sul periodo di transizione, ha detto la May, che però deve essere limitato nel tempo e “non può essere una soluzione permanente”. La premier ha espresso preoccupazione per la prima bozza di accordo appena presentata da Bruxelles.

Sulla cruciale questione irlandese, la May ha ribadito che non intende tornare a un confine rigido tra le due parti dell'isola. “La responsabilità di trovare una soluzione è nostra, ma non possiamo farcela da soli,” ha detto, ma senza offrire proposte concrete su come quadrare il cerchio, come aveva chiesto Bruxelles.

La premier ha tenuto a sottolineare però che l'idea di dividere il Regno Unito è inaccettabile, e che quindi l'Irlanda del Nord non potrà restare soggetta alle regole del mercato unico e dell'unione doganale dopo il periodo di transizione. Un'affermazione mirata a rassicurare gli unionisti del Dup, piccolo partito dal quale la May dipende per avere la maggioranza in Parlamento. Non a caso Arlene Foster, la battagliera leader del Dup, ha accolto positivamente il discorso della premier e il suo impegno a “mantenere l'integrità economica e costituzionale del Regno Unito.”

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