![Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan](http://i2.res.24o.it/images2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/2018/03/09/Mondo/ImmaginiWeb/Ritagli/AFP_1209X5-kAxE--835x437@IlSole24Ore-Web.jpg)
Ancora più junk il debito della Turchia. Il rating di Ankara è stato tagliato dall’agenzia Moody’s a causa dell’indebolimento delle istituzioni, dei possibili shock esterni e dei rischi geopolitici. Moody’s ha peggiorato il giudizio sull’affidabilità del debito turco abbassandolo a Ba2, due gradini sotto il livello di investimento (con outlook e quindi aspettattive stabili) mettendo il Paese alla pari di Brasile, Croazia e Costa Rica. Come conseguenza del declassamento la lira si è subito indebolita.
Secondo l’analista di Moody’s Kristin Lindow, il governo del presidente Recep Tayyip Erdogan, sembra essersi concentrato sulle misure di breve termine, minando le basi di una efficace politica monetaria e mettendo in dubbio le riforme economiche. La persistente inflazione e la direzione politica adottata, come il perdurare dello Stato di emergenza introdotto dopo il tentato golpe del 2016, stanno pesando sul Paese. Nonostante la crescita sostenuta dell’economia - secondo Lindow - il debito e il fabbisogno finanziario della Turchia sono peggiorati.
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