Fa grandi concessioni agli investitori stranieri il presidente Xi Jinping dal palco del Forum di Boao for Asia e nel suo atteso discorso – disinnescando la miccia dei dazi al rialzo - promette di ridurre le tariffe sull’import di macchine straniere e di eliminare al tempo stesso i limiti alla capitale delle società automobilistiche cinesi. L'idea generale espressa dal presidente è quella di di ridurre le tasse all'import per incentivarle e il Governo – ha detto Xi Jinping - studierà importanti misure al riguardo. Daimler AG, BMW AG, Toyota, Lexus dovrebbero ricavarne indubbi vantaggi, visto che attualmente i dazi su questi prodotti sono del 25%.
Si ricomincia da qui, dunque, con una promessa che sta molto a cuore alle aziende che investono in Cina e il cui sentiment negli ultimi anni era stato altalenante: il rafforzamento della proprietà intellettuale.
Xi ha dunque smorzato i toni sulla guerra commerciale con gli Usa che non ha mai peraltro citato nel discorso. Del resto, il tema dell'attrazione degli investimenti e dell'incremento dell'import rappresentano una costante delle politiche economiche cinesi degli ultimi anni. Adesso, subiscono un'accelerazione sotto i colpi della politica di Donald Trump. Chi vincerà non è dato (ancora) saperlo.
Soltanto il fido consigliere economico Liu He, promosso vice premier, aveva osato dire che il discorso di Xi sarebbe stato sorprendente. I mercati hanno brindato, adesso bisognerà capire quanto grandi sono le concessioni di Xi all'Occidente.
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