NEW YORK - La disoccupazione americana in aprile scende al 3,9%, il minimo dal duemila, da ben diciassette anni, facendo meglio del pronosticato 4 per cento. E l'economia crea altri 164.000 posti di lavoro, un po' meno delle attese - 195.000 - ma ugualmente una robusta progressione.
Il settore manifatturiero, in particolare, nonostante lo spettro di guerre commerciali che potrebbero affliggerlo ha messo a segno un incremento di 24.000 assunzioni nette, proseguendo un rafforzamento che lo aveva gia' visto creare complessivamente oltre 50.000 impieghi nei due mesi precedenti.
Nell'ultimo anno il comparto ha aggiunto 245.000 buste paga.
Altri settori in crescita di impieghi nell'ultimo mese sono stati la sanità, con 24.000, e l'industria mineraria, con ottomila. La creazione di buste paga di febbraio e marzo è stata inoltre nell'insieme rivista al rialzo di 30.000 unità, portando i nuovi impieghi creati in media ogni mese negli ultimi tre mesi alla solida soglia di 208.000.
Il calo ulteriore della disoccupazione è avvenuto dopo che per sei mesi consecutivi il tasso dei senza lavoro era rimasto fermo al già molto basso livello del 4,1 per cento. Il tasso allargato che comprende la sotto-occupazione è a sua volta scivolato in aprile al 7,8% dall'8 per cento.
Non tutti gli aspetti dei dati sono tuttavia positivi per i lavoratori statunitensi. I salari orari sono saliti il mese scorso soltanto dello 0,15%, a 26,84 dollari, ad un passo del 2,6% nell'ultimo anno, modesto e inferiore al 2,7% pronosticato. Segno che la continua marcia occupazionale fatica ancora a tradursi in qualita' del lavoro e migliori retribuzioni.
Il dato sui compensi, però, riduce quantomeno eventuali timori sui mercati finanziari di eccessive spinte inflazionistiche che possano spingere la Federal Reserve ad accelerare troppo bruscamente le strette sui tassi d'interesse e cosi' frenare la crescita economica. Gia' ora la piazza future assegna oltre il 40% di probabilita' ad altre tre strette del costo del denaro entro l'anno rispetto alle due formalmente anticipate dal chairman della banca centrale Jerome Powell e dai suoi colleghi. La combinazione di flessioni nella disoccupazione e sintomi di pieno impiego e di deboli salari potrebbe alimentare incertezza a Wall Street, parsa leggermente sotto pressione nel pre-mercato.
Un altro neo nelle statistiche di aprile, per le condizioni occupazionali, e' stato il tasso di partecipazione alla forza lavoro è scivolato al 62,8%, inchiodato ai minimi dagli anni Settanta, con 236.000 americani usciti dai suoi ranghi perche' troppo scoraggiati per cercare attivamente un impiego.
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