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Argentina, peso ai minimi: Macri chiede 30 miliardi all’Fmi

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messaggio alla nazione

Argentina, peso ai minimi: Macri chiede 30 miliardi all’Fmi

Argentina, a Buenos Aires mentre il peso è ai minimi si svolge la fiera internazionale del libro (Afp)
Argentina, a Buenos Aires mentre il peso è ai minimi si svolge la fiera internazionale del libro (Afp)

Mentre il peso argentino ha raggiunto nuovi minimi nonostante tre rialzi dei tassi (di cui uno maxi da 300 punti base) in una settimana, l’Argentina sta discutendo con il Fondo monetario internazionale per ottenere una nuova linea di credito, che secondo Bloomberg dovrebbe agirarsi sui 30 miliardi di dollari.. Lo ha detto il presidente della terza maggiore economia dell’America Latina Mauricio Macri in un messaggio pre-registrato.

«Iniziamo oggi a lavorare per garantirci un maggiore sostegno al fine di affrontare il nuovo scenario internazionale ed evitare una crisi», ha detto dalla Casa Rosada. Secondo Macri, è l’unico modo per mettere fine ad anni di stagnazione ereditati dalla precedente amministrazione, da lui accusata di «demagogia e bugie». Per lui «il problema che abbiamo oggi è che siamo una delle nazioni al mondo che dipende di più da finanziamenti dall’esterno, conseguenza della spesa pubblica enorme che abbiamo ereditato».

Christine Lagarde, il direttore generale del Fondo monetario internazionale, ha detto che l’Argentina è un «membro di valore» dell’istituzione di Washington, con cui la nazione ha iniziato a discutere per ottenere una linea di credito a fronte di un calo su nuovi minimi del peso argentino nonostante tre rialzi dei tassi in una settimana effettuati dalla banca centrale locale. «Do il benvenuto alle parole odierne del presidente Macri e sono impaziente di continuare la nostra partnership con l’Argentina. Le discussioni sono iniziate su come possiamo lavorare insieme per rafforzare l’economia argentina», ha detto Lagarde in una nota.

La valuta argentina è arrivata oggi a perdere oltre il 5% spingendosi a nuovi minimi, con un dollaro Usa che ne acquistava 23,08 unità contro i 15 di un anno fa. Il declino negli ultimi otto giorni di scambi è arrivato al 12% nonostante la banca centrale abbia alzato i tassi al 40% e abbia speso 5 miliardi di dollari per sostenere la divisa. A poche ore di distanza, è arrivata la conferma di Fmi: «Lavoriamo con Macri per rafforzare l’economia».

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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