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Savona, uomo dei vertici Ue: i compiti del ministro delle polemiche

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filo diretto con bruxelles

Savona, uomo dei vertici Ue: i compiti del ministro delle polemiche

Paolo Savona (Ansa)
Paolo Savona (Ansa)

L’assetto europeo prevede che per ogni materia i ministri competenti si riuniscano in una apposita formazione del Consiglio. Tra queste vi è il Consiglio Affari Generali, a cui partecipano i ministri responsabili per gli affari europei. A sedere in questo consesso sarà l’economista Paolo Savona, 82 anni, in procinto di partecipare a un governo Lega-Movimento Cinque Stelle. A breve, il consiglio dovrà decidere sul futuro di Albania e Macedonia nell’Unione.

La formazione ministeriale - nella quale spesso siedono sottosegretari o vice ministri poiché non sempre vi è in ogni paese un ministro per gli affari europei - si occupa di preparare i vertici europei, facendo da legame tra il livello diplomatico e il livello politico. La Commissione europea è rappresentata dal commissario incaricato dei rapporti interistituzionali, ossia in questo momento dal primo vice presidente dell’esecutivo comunitario, l’olandese Frans Timmermans.

Come detto, prima di tutto, il Consiglio Affari Generali, che si riunisce una volta al mese a Bruxelles salvo in aprile, giugno e ottobre quando le riunioni si svolgono in Lussemburgo, prepara i vertici tra i capi di Stato e di governo, dando una sua prima approvazione politica alle conclusioni dei summit. Segue poi i dossier più orizzontali: le politiche di coesione, le trattative sul bilancio comunitario settennale, l’allargamento dell’Unione europea.

Da alcuni mesi, il Consiglio Affari Generali si sta occupando di due temi particolarmente delicati: la trattativa in vista dell’uscita del Regno Unito dall’Unione, prevista il 29 marzo dell’anno prossimo, così come la situazione relativa allo stato di diritto nei paesi dove questa è in forse; principalmente in Polonia. In ballo, vi è l’applicazione dell’articolo 7 dei Trattati che prevede in ultima analisi la sospensione dei diritti di voto di un paese membro colpevole di violazione dello stato di diritto.

Dal 2014, vale a dire prima nel governo Renzi e poi nel governo Gentiloni, membro del Consiglio Affari Generali per l’Italia è stato Sandro Gozi, 50 anni, sottosegretario con delega agli Affari Europei. Il ruolo di Sandro Gozi ieri e di Paolo Savona domani è di coordinare le diverse posizioni dell'Italia. Tra le scelte da fare a breve vi è quella se accettare o meno che l’Albania e la Macedonia diventino paesi-candidati all’ingresso nell'Unione. Non è chiaro quale potrebbe essere la decisione del nuovo governo Lega-M5S.

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