Mondo

Conte vede Tusk e minaccia di disertare il vertice  

  • Abbonati
  • Accedi
l’incontro a roma

Conte vede Tusk e minaccia di disertare il vertice

Il premier Giuseppe Conte e Donald Tusk (Ansa)
Il premier Giuseppe Conte e Donald Tusk (Ansa)

Si inasprisce di nuovo e molto il clima sull’immigrazione tra l’Italia e gli altri partner europei a pochi giorni dal summit straordinario di domenica prossima che dovrebbe preparare l’intesa per il consiglio europeo del 28-29 giugno. Le ipotesi sulla bozza di accordo in materia di ricollocazione sono respinte dal governo tanto che si arriva ad ipotizzare che il premier Giuseppe Conte possa non andare al vertice ristretto «per firmare una bozza predefinita» affermano fonti di governo. Ieri Conte ha ricevuto a palazzo Chigi il presidente del consiglio europeo, Donald Tusk, che tra l’altro non sarà alla riunione di domenica (non può avallare “direttori” ristretti su materie che riguardano tutti). L’Italia è netta sui paletti che intende mettere, e lo scrive Conte in un tweet: «Oggi ho avuto con il Presidente Tusk un incontro molto utile. Gli ho anticipato che al pre-vertice di Bruxelles non sono disponibile a discutere dei secondary movements senza prima aver affrontato l’emergenza dei primary movements che l’Italia si ritrova ad affrontare da sola».

Questa è quindi la posizione italiana, molto irritata: prima si risolve il tema sbarchi, e poi si parla del resto. Il premier ha ribadito oggi – ma lo aveva fatto sia a Parigi che a Berlino nei giorni scorsi - è impensabile che l’Italia, in questo momento, possa farsi carico dei cosiddetti movimenti secondari che sono negli altri Paesi europei, specie dopo che in più occasioni si è riconosciuto che il nostro paese è quello più esposto ai flussi migratori. Tusk dopo aver visto Conte è stato ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, assieme al ministro degli Estero, Enzo Moavero Milanesi. E sul tema migranti Mattarella è intervenuto con un messaggio in occasione della giornata mondiale del rifugiato: «L’Italia – ha scritto - contribuisce al dovere di solidarietà, assistenza e accoglienza nei confronti di quanti, costretti a fuggire dalle proprie terre, inseguono la speranza di un futuro migliore per sé e per i propri figli». Inoltre «la tragedia dei rifugiati è oggi sempre più drammaticamente attuale, come hanno sottolineato anche le Nazioni Unite». Il messaggio del capo dello Stato guarda evidentemente anche alle prossime scadenze: «La comunità internazionale deve operare con scelte politiche condivise e lungimiranti per gestire un fenomeno che interessa il globo intero. L’Unione europea, in particolare, deve saper intervenire nel suo insieme, non delegando solamente ai Paesi di primo ingresso l’onere di affrontare le emergenze. Nel sollecitare la comunità internazionale e l’Unione Europea a compiere passi crescenti su questo terreno, la Repubblica Italiana si conforma alle norme sancite dal diritto internazionale relative all’accoglienza di coloro che hanno diritto a protezione». Prima di venire in Italia Tusk è stato in Spagna dove ha incontrato il primo ministro Pedro Sanchez. Tusk ha elogiato la Spagna come esempio di gestione dell’immigrazione irregolare. «Tutti possiamo imparare dalla Spagna come gestire le migrazioni illegali dopo l’accoglienza dei 629 occupanti dell’Aquarius».

© Riproduzione riservata