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Microsoft contro governo russo: intrusioni in elezioni Usa midterm

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chiusi 6 domini

Microsoft contro governo russo: intrusioni in elezioni Usa midterm

La notizia non è tanto che i russi si intromettono nella politica statunitense, cosa questa denunciata più volte dai media americani, dalla opposizione democratica, soprattutto dal procuratore speciale Robert Mueller che sta indagando da mesi sul Russiagate, la complessa rete di contatti illeciti fra il team Trump e le autorità russe durante la campagna elettorale per le presidenziali del 2016. La notizia oggi è che le intrusioni russe nella politica americana sono denunciate da Microsoft, quindi da un gigante privato dell’high tech che sa più di quello che noi siamo abituati a pensare.

In una nota firmata da uno dei manager del gruppo, Brad Smith, President and Chief Legal Officer, quindi responsabile legale, Microsoft esordisce con quello che considera un dato di fatto: «le democrazie nel mondo sono sotto attacco». (qui in basso la nota della società ndr).

Uno screenshot del post del manager di Microsoft sulle intromissioni russe nella polica Usa

Smith però dice più di quello che può dire il procuratore Mueller stretto da vincoli del ruolo e di un’indagine complessa, lunga e per necessità segreta. Il dirigente di Microsoft dice che Microsoft's Digital Crimes Unit (DCU) - questi gruppi hanno risorse di fatto parastatali - ha eseguito con successo un ordine con cui un tribunale disponeva di distruggere e trasferire il controllo di sei domini internet di un gruppo direttamente riconducibile al governo russo. Questo gruppo si chiama Strontium o anche Fancy Bear o APT28 ed era già conosciuto per i legami col G.R.U., agenzia militare russa.

I domini tentavano di spacciarsi per il Senato e per per due organizzazioni conservatrici americane, l'Hudson Institute e l'International Republican Institute. Una volta che si cliccava su questi siti manipolati si arrivava in pagine che tentavano di rubare la password dell’utente.

Stavolta quindi gli hacker russi attaccano i gruppi repubblicani quindi in teoria dello stesso partito del presidente Trump ma dichiaratamente ostili allo stesso presidente e favorevoli a perpetuare le sanzioni contro la Russia rea, secondo parte della politica americana Usa, di essersi pesantemente intromessa nelle elezioni del 2016 e di continuare a farlo in vario modo anche adesso per confondere l’opinione pubblica in vista delle elezioni di metà mandato, cioè quelle del prossimo novembre in cui gli americani tornano a votare dopo due anni per rinnovare la Camera dei rappresentanti e un terzo del Senato.

Non è la prima volta che Microsoft interviene - continua la nota - negli ultimi due anni «è successo 12 volte in cui sono stati chiusi 84 siti fake» legati al gruppo Strontium. Quindi Microsoft spiega come si svolgono questi attacchi, chi li compie mira al massimo del «realismo possibile». Quindi la lista dei domini che potete leggere qui sotto.

Il governo russo risponde sostenendo di non capire le accuse di Microsoft. «Non sappiamo di quali hacker stanno parlando - dice il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov - chi sono esattamente? non capiamo quali prove abbiamo e le basi per trarre questo tipo di conclusioni. Queste informazioni - riguardo alle prove - mancano». Un diplomatico russo in forma anonima ha osservato che Microsoft ha agito come un procuratore federale più che come una compagnia privata; Microsoft - ha aggiunto - sta giocando una partita politica.

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