Non riesco a immaginare quanto lavoro ci sia dietro a tutto questo….”. Giovanni Tria, ministro dell'Economia e delle Finanze
- accompagnato dall'ambasciatore Ettore Sequi e dal nuovo console generale Michele Cecchi - fa i complimenti, nel backstage
dello Shanghai Grand Theatre, agli artisti del Corpo di ballo della Scala, al termine della prima rappresentazione in Cina
del “Don Chisciotte” con la coreografia di Rudolf Nureyev. Per lui, si tratta della sola e meritata pausa dopo un tour de
force di incontri con interlocutori istituzionali e privati nel corso di una missione in Cina finalizzata a rafforzare i rapporti
economici e anche finanziari tra i due Paesi. L'agenzia di rating Fitch ha appena abbassato l'outlook sul debito italiano
e Moody's ha rinviato il suo giudizio, che resta sospeso e minaccioso per le nostre finanze pubbliche: come gli scolari di
una volta, siamo rimandati a ottobre.
Tria si dichiara fiducioso che, quando la manovra di bilancio sara' approvata, le nubi si dissiperanno. E parla di quanto
sia facile sbagliare nei giudizi. “A volte anche noi italiani diamo dei giudizi su noi stessi che non sono corretti e ci dimentichiamo
quanto siamo ammirati nel mondo per tante cose”, sospira. Altri avranno pure l'”hard power”, insomma, ma noi abbiamo tanto
“soft power”: sul piano culturale, siamo di sicuro una potenza mondiale e siamo riconosciuti come tali. La tournée della Scala
che porta in Cina per un mese 110 persone da Milano ne e' una testimonianza.
Tria si intrattiene con i protagonisti della serata, come la star Nicoletta Manni e il primo ballerino Timofej Andrijashenko,
nato a Riga, che gli parla della sua gratitudine per l'Italia dove a soli 14 anni vinse il concorso “Citta' di Spoleto”.
La Scala non l'ha fatto apposta, ma gli ha presentato una sorta di metafora della politica italiana, anche se forse non se
ne e' accorto. Il cartellone della serata ha visto nel ruolo che da' il titolo al balletto Giuseppe Conte, solo omonimo del
presidente del Consiglio, ma i protagonisti sono gli altri due… Ma certo Tria ha colto che la Scala non e' sovranista, bensi'
italiana, europea, mondiale. Ha salutato il sovrintendente Alexander Pereira (subito rientrato in Italia per il debutto di
“Ali' Babà e i 40 ladroni” di Cherubini); il direttore che ha guidato nella serata la Shanghai Opera House Orchestra (SOHO,
che l'anno prossimo fara' una tournée negli Usa), David Coleman; il direttore del Corpo di ballo Frederic Olivieri che gli
dice della programmata tournée autunnale in Australia. Impegnativa ma che sara' probabilmente anch'essa carica di soddisfazioni,
a differenza dell'autunno caldo che attende Tria nel suo ruolo di ministro delle Finanze che, come diceva gia' Giolitti un
secolo fa, consiste soprattutto nel cercare di dire di no a tutti. Alla sua calma imperturbabile, Tria aggiunge ampi sorrisi
nel lasciare il Gran Teatro di Shanghai (1.800 posti, dieci piani, futuristico tetto “alla cinese”), opera del francese Jean
Marie Charpentier, che ha voluto celebrare con La Scala il suo ventennale.
La serata inaugurale. Tanti applausi per Nicoletta Manni nel ruolo di Kitri e per Timofej Andrijashenko nel ruolo di Basilio, anche se i decibel
degli applausi sono stati inferiori a quanto succede in altri teatri, visto che alla chiusura del sipario le mani di molti
erano impegnate a scattar foto con i telefonini. In un paio di passaggi della rappresentazione, il pubblico ha spontaneamente
scandito i passi di danza con battimani ritmici.
Accanto agli interpreti di Kitri e Basilio, nel cast Martina Arduino (la Ballerina di Strada) ; Marco Agostino (il Torero
Espada), Virna Toppi (la Regina delle Driadi) Vittoria Valerio (Amore); Antonino Sutera (lo Zingaro), Maria Celeste Losa (la
Damigella d'Onore); Alessandra Vassallo con Caterina Bianchi (le due Amiche di Kitri ), Giuseppe Conte (Don Chisciotte), Gianluca
Schiavoni (il fido scudiero Sancho Panza), Riccardo Massimi (il ricco nobile Gamache) e Salvatore Perdichizzi (Lorenzo).
La tournée - Si tratta della quarta tournée del Corpo di ballo scaligero in Cina, dopo quelle del 2006, 2014 e 2016: oltre a Shanghai e Tianjin, toccherà' per la prima volta Xi'an (dove inaugurerà il Dance Festival della Shaanxi Opera House) e Macao. Quindici recite, dal 31 agosto al 23 settembre, e due produzioni (il virtuosistico Don Chisciotte e il romantico Giselle). L'organizzazione e' di Wu Promotion, come per la precedente trasferta del 2016, con sostegno come sponsor di Brembo, a cui si e' aggiunta Pirelli. Dal 1878, quando venne realizzata a Parigi la prima tournée della storia scaligera in occasione del centenario del Teatro, sono stati realizzati 154 progetti per 844 aperture di sipario (329 d'opera, 329 di balletto e 186 concerti), in 39 Nazioni.
© Riproduzione riservata