L’aeronautica militare tedesca ha escluso l’ipotesi di un sabotaggio dietro al guasto che ha costretto il jet di Stato di Angela Merkel a un atterraggio di emergenza a Colonia-Bonn. Il veivolo, diretto al G20 di Buenos Aires, è andato in panne nella serata di giovedì, costringendo Merkel e il ministro delle Finannze Scholtz a pernottare a Bonn e ritardare l’arrivo al summit. Il quotidiano tedesco Rheinische Post aveva scritto di indagini su una «pista criminale» dell’accaduto, scatenando sulla stampa nazionale le ipotesi (ora smentite) di un sabotaggio. Il settimanale Der Spiegel segnala che il malfunzionamento ha coinvolto l’intero sistema di comunicazione dell’aereo, innescando un’emergenza che ha obbligato l’aereo ad atterrare usando un telefono satellitare di bordo.
I vecchi problemi del «Konrad Adenauer»
Non è la prima volta che l’aereo crea disagi a Merkel e al suo entourage. L’airbus, chiamato «Konrad Adenauer», è stato utilizzato
per una decina d’anni sui voli di linea Lufthansa, prima di essere riconvertito nella sua nuova veste governativa. Da allora
si è distinto per una serie di guasti, incluso quello che ha ritardato il ritorno del ministro Scholz dal vertice Fmi di Bali
a ottobre. L’aereo governativo tedesco stava sorvolando Amsterdam quando è stato costretto a ripiegare su un atterraggio di
emergenza all’aeroporto di Bonn-Colonia. «Il mondo è pieno di problemi - avrebbe detto Merkel ai cronisti - Ora abbiamo un
problema minore: un difetto tecnico del volo. Dobbiamo tornare indietro». L’abitudine di “riciclare” aerei non è diffusa fra
tutti i governi. Ad esempio il presidente degli Stati Uniti deve volare obbligatoriamente su jumbo Boeing di nuova produzione,
come l’Air force che ha appena trasportato Donald Trump e la moglie Melania in Argentina.
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