Lo slogan più gettonato è «Macron dimettiti». Lo scandiscono a ritmo i “gilet gialli” che stanno manifestando a Parigi e nel resto della Francia. In totale i manifestanti sarebbero 76mila. Molte le scritte sui gilet dei manifestanti, «Arriviamo», «Yellow is the new Red» e «Macron, ci prendi in giro». La sicurezza è la preoccupazione più grande: il primo ministro francese, Edouard Philippe, già da questa mattina è al lavoro con il ministro Christophe Castaner e i principali responsabili dei servizi di sicurezza. E il presidente Emmanuel Macron segue la situazione dall’Eliseo.
In mattinata la portavoce della polizia, Camille Chaize, aveva fatto sapere che ad alcune delle persone perquisite, e poi fermate, sono state sequestrate «armi, bottiglie Molotov e spranghe di ferro». Il numero delle persone fermate nell’operazione “preventiva” disposta dalla polizia per evitare i disordini delle settimane precedenti a Parigi nelle manifestazioni dei gilet gialli è salito a 720 e potrebbe ulteriormente aumentare nel corso della giornata.
Una squadra di polizia a cavallo ha sgomberato e inseguito gruppi di dimostranti che - a margine
della manifestazione dei gilet gialli - stavano saccheggiando negozi a rue de Bretagne, nei pressi del Marais. Diversi momenti di tensione sono stati registrati dal primo pomeriggio, prima nel
quartiere degli Champs-Elysees, poi sui Grands Boulevards e sul boulevard des Courcelles, quindi fra Bastiglia e Republique.
Dopo le 14 sono comparsi i primi gruppi di casseur nella manifestazione dei gilet gialli a Parigi. È accaduto nell’ottavo arrondissement, vicino a boulevard de Courcelles, dove alcune auto sono in fiamme e si riproducono le scene di vandalismo e saccheggio delle settimane scorse.
Trenta persone sono rimaste ferite a Parigi negli scontri fra polizia e manifestanti, tra cui 3 poliziotti, non gravi.
Le prime tensioni si erano verificate sugli Champs-Elysees, con il lancio di lacrimogeni: gli agenti sono riusciti a disperdere la folla che premeva sulle
barriere in direzione dell’Eliseo senza incidenti. Come accaduto ieri nelle manifestazioni dei liceali, anche i gilet gialli
alla Porte Maillot si sono ripetutamente inginocchiati con le mani sulla testa per ricordare l’episodio degli studenti di Mantes-la-Jolie costretti due giorni fa in quella posizione dalla polizia che li aveva fermati.
Tafferugli, con cariche della polizia e lancio di oggetti da parte di manifestanti, sono avvenuti in zona Arco di Trionfo, dalla parte opposta rispetto agli Champs-Elysees. La polizia ha finora evitato in modo assoluto il passaggio all’Arco di Trionfo di individui non perquisiti. Ai ripetuti tentativi di infiltrarsi e premere sulle barriere, la polizia ha riposto respingendo i gilet gialli e ricevendo in risposta il lancio di oggetti. La situazione comincia ad essere tesa ma è al momento confermata, nelle zone di assembramento dei gilet gialli, l’assenza di casseur.
Anche le forze di polizia del Belgio hanno rafforzato il dispositivo di sicurezza in vista della nuova manifestazione dei gilet gialli oggi a Bruxelles. Una cinquantina di fermi sono stati effettuati a
Bruxelles prima dell’inizio delle manifestazioni dei gilet gialli annunciate nella capitale belga. I primi fermi sono stati
effettuati alla Gare du Midi, alla stazione ferroviaria Centrale e nel quartiere dove si trovano le istituzioni europee, zone
dove dovrebbero radunarsi i dimostranti stando ai vari appelli lanciati sui social network. Le forze dell’ordine presidiano
anche la E40 dopo che è stata bloccata dai gilet gialli all’altezza della frontiera franco-belga, scrive l’agenzia Belga.
I gilet gialli hanno infatti bloccato
questa mattina la E17 a Rekkem, nelle Fiandre occidentali in Belgio vicino al confine francese. «Il traffico alla zona di
frontiera sulla E17 è interrotto in
entrambe le direzioni. Non abbiamo ancora un’idea di quanti siano i manifestanti, ma la polizia federale e i colleghi francesi
stanno lavorando ad una soluzione».
Stando ai media belgi i manifestanti hanno lanciato appelli sui social network a radunarsi in varie zone della città, da piazza Schuman, vicino alla Commissione Ue, nei pressi del Parlamento europeo e alla Gare centrale.
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